Guerra delle due Coree a colpi di immondizia e K-pop: Seul prepara messaggi di anti-propaganda

Il bizzarro scambio di "doni" tra le due Coree mette in agitazione il mondo. La penisola coreana è nuovamente teatro di una pericolosa escalation di tensioni tra la Corea del Sud e la Corea del Nord. In un atto di ritorsione per le continue provocazioni da parte di Pyongyang, Seul ha deciso di riavviare le trasmissioni di propaganda anti-nordcoreana attraverso altoparlanti nelle aree di confine

Redazione
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La decisione critica di riavviare trasmissioni di antipropaganda lungo il confine tra le due Coree, è stata presa durante una riunione di emergenza sulla sicurezza, coordinata dal direttore Chang Ho-jin, in cui i funzionari sudcoreani hanno stabilito che le trasmissioni sarebbero iniziate immediatamente.

La situazione ha preso una piega particolarmente tesa quando, poche ore fa, circa 330 nuovi palloni contenenti spazzatura sono stati lanciati dalla Corea del Nord verso Seul. Questa azione segue una serie di operazioni simili avvenute nelle scorse settimane, durante le quali Pyongyang ha liberato centinaia di palloni aerostatici carichi di rifiuti ed escrementi di animali, causando indignazione e preoccupazione nel Sud.

Le coree si scambiano “doni” al vetriolo

Il lancio di questi palloni è stato definito da Pyongyang come una rappresaglia per il recente invio di volantini di propaganda anti-Kim da parte di un gruppo di disertori nordcoreani residenti in Corea del Sud. Questi volantini, contenenti messaggi contro il regime di Kim Jong-un, erano accompagnati da chiavette USB contenenti K-pop e serie televisive sudcoreane, materiale severamente vietato dal regime nordcoreano.

La risposta della Corea del Sud a queste provocazioni non si è fatta attendere. La presidenza sudcoreana ha annunciato che i diffusori acustici saranno installati lungo il confine e inizieranno a trasmettere messaggi di propaganda. “Installeremo i diffusori acustici verso la Corea del Nord e inizieremo a trasmettere i messaggi“, ha dichiarato il governo in un comunicato ufficiale, aggiungendo che “la responsabilità dell’escalation della tensione tra le due Coree ricade interamente sul Nord“.

L’intensificazione delle attività di propaganda da parte della Corea del Sud potrebbe portare a una reazione militare da parte della Corea del Nord. Già in passato, le trasmissioni di propaganda hanno causato gravi tensioni, portando talvolta a scontri armati lungo il confine. La comunità internazionale osserva con preoccupazione, consapevole del fragile equilibrio che caratterizza la regione.

Presidente Yoon: “Qualsiasi paese normale si vergognerebbe”

In un contesto di crescente tensione, il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha espresso una posizione ferma e decisa contro le provocazioni nordcoreane. “La Corea del Nord, dopo aver sparato colpi di artiglieria nel Mar Giallo e lanciato missili, ha compiuto atti spregevoli di cui qualsiasi paese normale si vergognerebbe”, ha sottolineato Yoon in una recente dichiarazione. Il presidente ha inoltre affermato che la Corea del Sud non resterà a guardare di fronte alle minacce del Nord, indicando una possibile intensificazione delle misure di difesa e di contro-propaganda.

Presidente Yoon, Corea del Sud
Presidente Yoon, Corea del Sud

La ripresa delle trasmissioni rappresenta anche un chiaro segnale della sospensione totale del patto intercoreano siglato sei anni fa, un accordo che aveva segnato un momento di distensione tra le due nazioni. La rottura di questo patto sottolinea la gravità della situazione attuale e la difficoltà di raggiungere una soluzione pacifica a breve termine.

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