Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a margine dell’incontro tra il ministro della Salute, Orazio Schillaci, con i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal, ha evidenziato la necessità di maggiori investimenti, così da alleggerire problemi endemici.
“Chiediamo un deciso rafforzamento del Fsn, accelerare su investimenti Pnrr e puntare sulla medicina territoriale – ha detto – Chiediamo un deciso rafforzamento del fondo sanitario nazionale, condizione necessaria per sbloccare le assunzioni, stabilizzare il precariato, migliorare e rendere più efficienti i servizi di cura verso le persone. Bisogna rinnovare il contratto e poi accelerare gli investimenti del PNRR, puntando decisamente sulla medicina territoriale di prossimità”.
Quanto investe lo Stato italiano nella sanità?
La Missione Salute (M6) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rispetto alla dotazione totale di 191,5 miliardi di euro da investire tra il 2022 e il 2026, destina 15,6 miliardi (8,2 per cento del totale) alla sanità.
Nel 2021 il finanziamento del Ssn è stato di 122 miliardi di euro pari al 6,9% del Pil. La spesa sanitaria corrente è di 127,8 miliardi di euro, pari a circa 2.169 euro pro capite, mentre la spesa privata complessiva è stata pari a 37,16 miliardi di euro, pari a 627 euro pro capite.