Ci sono serate in cui la cultura smette di essere “evento” e diventa emozione condivisa. Sabato 28 giugno, nella Sala Consiliare del Comune di Priverno, è andata in scena una di quelle occasioni che lasciano il segno: la presentazione de Il coraggio di una donna, romanzo d’esordio di Alessandra Macali. Trent’anni, originaria proprio della cittadina lepina, Alessandra ha saputo conquistare il cuore di tutti, e non è un modo di dire.
La sala era piena ben prima dell’orario previsto. Sedie a perdita d’occhio, ma comunque insufficienti: in piedi, sulle scale, appoggiati alle pareti… chi c’era, ha fatto in modo di restare. Perché si capiva subito che non si trattava di una semplice presentazione: era un ritorno a casa, una festa, ma anche – e soprattutto – un momento di ascolto vero. Tanti i giovani tra il pubblico, e non pochi quelli che a fine incontro si sono messi in fila per farsi autografare la propria copia con una dedica personale.
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Lidia e Maria Luce: donne che restano addosso
A moderare l’incontro è stata la giornalista Martina Onorati, che ha saputo creare un clima intimo e intenso, quasi da chiacchierata sul divano – ma con la profondità che meritava il racconto. Domande puntuali, a tratti poetiche, che hanno fatto emergere tutto l’universo di Lidia, la protagonista del libro: sarta negli anni ’50, madre coraggiosa, donna fragile e fortissima allo stesso tempo. E poi Maria Luce, la figlia: simbolo di una nuova generazione che inciampa, sbaglia, ma sceglie comunque di rialzarsi.
Alessandra, visibilmente emozionata, ha risposto con sincerità disarmante, facendo emergere quanto cuore ci sia dietro ogni pagina. “A volte scrivevo e piangevo”, ha confessato. E il pubblico ha annuito: si vedeva, si sentiva.
La forza di una comunità
Dopo l’introduzione della moderatrice, sono intervenuti Antonio Volpe, presidente dell’associazione La Fenice, e Sheri Kamili della Pro Loco Priverno, entrambi entusiasti per l’iniziativa. È poi toccato alla sindaca Anna Maria Bilancia, che ha parlato di “orgoglio cittadino” con parole affettuose e concrete. A fine evento, le assessore comunali Luigina Vellucci e Sonia Quattrociocche hanno sottolineato il valore di una sinergia reale tra cultura e territorio, tra donne e istituzioni. E, diciamolo, si respirava davvero una bella aria.
“Siate voi stesse. Sempre.” – Il messaggio di Alessandra alle donne di oggi
Prima di congedarsi, Alessandra ha regalato al pubblico un pensiero che merita di essere inciso: “Alle ragazze, alle donne, a chi cerca ancora la propria voce… voglio dire questo: scegliete voi stesse. Amatevi. Non ascoltate chi vi dice che non potete farcela. I sogni non si chiedono il permesso: si inseguono. Sempre. Anche quando fa buio, ricordate: le stelle ci sono. E brillano.”
Un messaggio potente, necessario, che è già diventato il cuore pulsante di questo romanzo e – chissà – forse di molti altri a venire.
‘Il coraggio di una donna‘ non è solo il titolo di un libro. È quello che sabato sera ha riempito una sala, fatto venire i brividi, e ci ha ricordato che la letteratura, quando è vera, sa ancora accendere le stelle.
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