Leonardo Da Vinci, oggi compirebbe 573 anni

Vizi privati e pubbliche virtù di Leonardo da Vinci. Nato oggi 15 aprile, è uno dei più grandi geni che il mondo abbia conosciuto

8 Min di lettura

Leonardo Da Vinci, conosciuto come il pittore della Monna Lisa – opera custodita gelosamente al Louvre – e dell’Ultima Cena – opera conservata nel refettorio del Cenacolo di Santa Maria delle Grazie a Milano -, nacque a Vinci da Piero Fuorosino, giovane e ricco notaio fiorentino, e dalla contadina Caterina di Meo Lippi. Caterina era una donna caucasica, una schiava non italiana che fu resa libera con atto notarile firmato dal futuro papà di Leonardo, Ser Piero da Vinci. Piero e Caterina non erano sposati e dalle ore 22.30 del 15 aprile 1542 Leonardo si presentò al mondo come figlio illegittimo nato in un paesino della periferia di Firenze.

Il genio Leonardo, l’uomo che catalogò l’intero corpo umano, il progettista rivoluzionario, l’astronomo che inventò e costruì il primo telescopio, il botanico e cartografo, l’ingegnere di strutture impensabili e stupefacenti, il matematico e musicista che suonava ed insegnava la musica, da bambino sembra che facesse fatica persino a leggere. Grazie allo zio Francesco, che lo lasciava libero di avvicinare lucertole, lucciole e animali selvatici, sviluppò un forte spirito di osservazione che divenne un punto di forza della sua crescita.

Leonardo lascia Vinci e si trasferisce a Firenze

Intorno ai 12 anni Leonardo si trasferisce con il padre a Firenze e non essere figlio legittimo gli sbarra la strada per perfezionare studi che lo avrebbero reso notaio. Per fortuna sua e del mondo intero Leonardo realizza dei disegni che mettono in mostra tutto il suo talento e che convincono suo padre Ser Piero a portarlo dall’amico di famiglia Andrea del Verrocchio, padrone di una delle botteghe d’arte più famose di Firenze.

In quella bottega Leonardo si impegna nello studio teorico e in quello pratico del lavoro; ciò gli garantisce in breve tempo il ruolo di apprendista, in una Firenze che era il perno di una rivoluzione intellettuale favorita dalla casata dei Medici, che controllavano e influenzavano la vita cittadina.

Nel suo primo lavoro dipinse uno dei due angeli di un dipinto attribuito al Verrocchio, che rappresenta il battesimo di Cristo: la critica fu ed è unanime nel valutare che l’angelo di Leonardo oscurò le opere del suo Maestro. A 20 anni, quando ancora lavora nella bottega del Verrocchio, Leonardo dipinge l’Annunciazione in un modo del tutto innovativo, in quanto, anziché in un luogo chiuso, celebra l’incontro della Madonna con l’Arcangelo all’aperto. L’Annunciazione continua ad essere ammirata nella Galleria degli Uffizi.

Leonardo Da Vinci Autoritratto
Leonardo Da Vinci, Autoritratto

Leonardo da Vinci accusato di sodomia

A 24 anni Leonardo, secondo verbali del tribunale, insieme ad altri tre giovani fu accusato di sodomia. Ad essere coinvolto fu anche un noto prostituto maschio che era stato abusato ed era parente di Lorenzo de Medici. Si presume che i Medici intervennero sul tribunale ottenendo l’archiviazione delle accuse per i quattro uomini coinvolti nella storia.

Ci sono molti biografi di Leonardo portati a credere che il genio fosse gay, il tutto suffragato dal fatto che non si trova traccia di relazioni sessuali dello stesso con donne. Si hanno, invece, riscontri di un rapporto molto intenso con Gian Giacomo Caprotti, più noto come Salai. Quello tra Leonardo e Salai, arrivato nella sua bottega a soli 10 anni, fu un rapporto che durò per 20 anni. Vale anche richiamare il giovane Francesco Melzi, che fu apprendista di Leonardo a 14 anni e gli rimase vicino e fedele sino alla morte.

Leonardo da Vinci e il suo caratteristico modo di scrivere

Una particolare caratteristica di Leonardo era lo scrivere i suoi taccuini da destra a sinistra. Ad un primo approssimativo sguardo sembrerebbe di essere davanti ad una scrittura in codice, ma nella realtà la spiegazione è assai semplice. Leonardo era mancino e aveva adottato questo metodo per non sbafare di inchiostro i suoi scritti.

Nella realtà la sua scrittura è perfettamente leggibile e basta uno specchio per rendersene conto. Quando non scriveva sui taccuini adottava una normale scrittura che andava da sinistra a destra. I suoi appunti sono diventati preziosi quanto le altre sue opere d’arte, anche se c’è da osservare che nei taccuini parla raramente di sé. Scrisse ben 13mila pagine di appunti, delle quali circa 7mila sono sopravvissute al passare del tempo.

Leonardo da Vinci e le sue 10 opere iconiche

In questa speciale e ridotta lista, il 10mo posto si assegna agli Studi sul volo degli uccelli, che racchiudono in sé arte e scienza. Si può dire che tale opera mette in risalto varie sfaccettature della creatività dell’essere umano.

In nona posizione trova posto il suo Autoritratto, che rappresenta un Leonardo anziano con uno sguardo che fa dell’intimità la sua cifra. Al numero otto la Madonna del Garofano, opera che si distingue per le luci e le ombre che marcano un senso di profondità.  A seguire la Battaglia di Anghiari, opera andata persa, ma ricordata per lo studio del movimento di persone e cavalli.

Al sesto posto La Dama con l’Ermellino, che ritrae Cecilia Gallerani, l’amante di Ludovico il Moro. Ermellino che vuole rappresentare la purezza. Al quinto posto una delle ultime opere di Leonardo: San Giovanni Battista, ritratto con una caratteristica espressione seducente. Quarta posizione per l’Annunciazione, che si caratterizza per la sua profondità prospettica.

Leonardo Da Vinci La Gioconda
La Gioconda

Sul podio in terza posizione L’Uomo Vitruviano, che si basa sui testi redatti 1500 anni prima dall’architetto-ingegnere Vitruvio. L’opera rappresenta l’antico pensare che vuole l’uomo al centro dell’universo, nel dipinto rappresentato da un quadrato e da un cerchio. Al secondo posto L’Ultima Cena, l’affresco posto sulla parete del refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie a Milano. L’opera, di forte impatto emotivo, rappresenta Gesù che annuncia ai suoi discepoli che uno di loro lo tradirà.       

Prima opera in assoluto di questa classifica è La Gioconda, la Monna Lisa. Dipinta tra il 1503 e il 1506, questa opera è da tutti ricordata come quella del celebre sorriso enigmatico che ti segue in ogni spostamento. La Gioconda, che i discendenti dell’artista rivorrebbero indietro, è classificata come l’opera d’arte più conosciuta e più famosa del mondo.  

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo