Il problema della siccità continua a essere un problema anche al Nord. Le piogge e la grandine di questi giorni non sono bastate per rialzare il livello dell’acqua dolce nel distretto del fiume, minacciato dal progressivo aumento dell’acqua salata
Misure di emergenza saranno adottate a breve dall’Osservatorio crisi idriche, tant’è che l’Autorità Distrettuale del fiume Po – Ministero della Transizione Ecologica ha deciso una riduzione del 20% dei prelievi d’acqua per l’irrigazione e l’aumento del 20% dei rilasci dai grandi bacini (Lago Maggiore, Lago di Como, Lago d’Iseo, Lago di Garda e Lago d’Idro).
Con queste misure si cerca di contrastare l’avanzamento del cuneo salino, ovvero l’aumento dell’acqua salata sia a livello delle acque superficiale che a quello delle sotterranee. Allo stesso tempo servirebbero a garanzia della portata di acqua potabile per le province di Ferrara, Ravenna e Rovigo e arginare la possibilità di impatti negativi sull’ambiente dei corpi idrici.
Le altre Regioni si muovono
A queste si aggiunge la verifica da parte delle regioni Piemonte e Valle d’Aosta della possibilità di ottenere rilasci aggiuntivi quotidiani dagli invasi idroelettrici, sul modello di quanto già fatto in Lombardia e nella Provincia autonoma di Trento.
Meuccio Berselli, segretario Autorità, dichiara: «Alla luce di questi dati emersi oggi a cosa serve prendere decisioni, organizzare e coordinare incontri utili con tutti i portatori di interesse, fare ricerche approfondite che costano lavoro e impegno agli staff tecnici se nessuno prende i provvedimenti amministrativi più adeguati e mette in pratica le decisioni prese aumentando, nei numeri, il prelievo ognuno badando così esclusivamente al proprio interesse ed orticello?». La speranza è quindi che queste misure siano avviate al più presto.
Il timore dell’Autorità è che i prelievi irrigui continuino con lo stesso regime, nonostante la raccomandazione a ridurli già decisa nella precedente seduta. Le piogge di questi giorni hanno fortuitamente ritardato l’estrema siccità prevista per la stagione: su Emilia, Lombardia e Veneto sono piovuti 58/60 millilitri d’acqua che hanno riequilibrato la portata del fiume, passando da 161 a 200 metri cubi al secondo nei pressi della foce di Pontelagoscuro.