Santa Maria Maggiore, arrivati i Cardinali per l’omaggio al Pontefice

Dall'apertura alle 7 di questa mattina, si contano già 30mila fedeli entrati nella Basilica per visitare e pregare presso la tomba del Pontefice. Nel pomeriggio invece una delegazione del Collegio cardinalizio renderà omaggio al Pontefice

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Santa Maria Maggioresarà preservata al pari di piazza San Pietro per quell’afflusso straordinario di persone che ci sarà da qui in futuro“. Questo l’annuncio del Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, segno del significato che la Basilica ha acquisito ospitando la tomba di Papa Francesco.

La tumulazione, avvenuta dopo i funerali del Santo Padre a San Pietro, ha visto la partecipazione di pochi presenti, mentre da oggi le visite saranno aperte al pubblico. A partire da questa mattina, infatti, la tomba di Bergoglio sarà visitabile, diventando luogo di pellegrinaggio per centinaia di migliaia di fedeli, a partire dai ragazzi arrivati da tutto il mondo per il Giubileo degli Adolescenti.

Dalle 7 di questa mattina si è dato inizio alle visite dei fedeli di pellegrini e religiosi che già prima dell’apertura erano in fila per rendere omaggio al Pontefice. Sono state circa 30mila le persone che oggi hanno deciso di visitare la tomba del Santo Padre. “Ho sentito la necessità di venire e questo mi fa piacere, sopporterò la fila“, ha dichiarato uno dei presenti.

La media dell’attesa al momento è di circa due ore. Sulla gestione di questi flussi si è espresso il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha sottolineato come sia prevista una “pianificazione più strutturata“, in quanto l’affluenza si prevede ingente anche nei prossimi mesi. “In questi giorni sta andando molto bene, ma ora si tratta di organizzarci su base permanente. Da domani saremo al lavoro anche su questo“, ha infatti chiarito il primo cittadino.

Poco fa è giunta nei pressi della Basilica una una delegazione del Collegio cardinalizio, che andrà in pellegrinaggio dopo il passaggio dalla Porta Santa per pregare sulla tomba del pontefice a Santa Maria Maggiore. In seguito, andranno nella cappella della Salus Populi Romani per una preghiera, per poi procedere con la celebrazione dei Secondi Vespri presieduti dal rettore della basilica, il cardinale Rolandas Makrickas.

Santa Maria Maggiore, la tomba di Franciscus

Il flusso ininterrotto di fedeli che vogliono pregare alla tomba di Papa Francesco ha avuto inizio con le centinaia in attesa già all’alba, prima dell’apertura di Santa Maria Maggiore, dove attualmente la coda si è allungata per le migliaia di persone arrivate.

In Basilica sono cominciate le messe della domenica già dalle 7 ma nelle cappelle laterali, fin quando è stata sistemata per la celebrazione della Liturgia dall’altare centrale, quella delle 10. Infatti, i visitatori presenti sono stati invitati a procedere con ordine, e dunque ad uscire dalla chiesa dopo la visita alla tomba, o a sedersi se volevano partecipare anche alla messa.

Il percorso che viene seguito per arrivare alla tomba di Francesco, prevede il passaggio dalla Porta Santa che è sulla sinistra guardando la basilica. Una volta giunti dinanzi al loculo, è possibile sostare solo per pochi minuti per evitare che l’attesa e la coda si allunghi ancor più di quanto non lo sia già.

Papa Francesco è l’ottavo Pontefice sepolto presso Santa Maria Maggiore e la sua tomba si trova nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza ed è situata nei pressi dell’Altare di San Francesco. Nello specifico, accanto a quella di Onorio III, il Santo Padre che diede la regola bollata ai francescani. Proprio San Francesco andò da Onorio III che gli approvò la regola e fu a lui che chiese l’indulgenza della Porziuncola. Nella Basilica è sepolto anche il primo Papa francescano, Niccolò IV, che commissionò il mosaico absidale di Cristo che incorona la Madonna.

Per realizzare la tomba è stato utilizzato marmo di provenienza ligure, terra di origine dei nonni del pontefice, riconoscibile dalla sola scritta “Franciscus” e la riproduzione della sua croce pettorale. I primi fedeli, che sono stati accolti dal rettore della basilica dell’Esquilino, il cardinale Rolandas Makrickas, in molti hanno portato in omaggio una rosa bianca, la stessa che giace sulla lapide.

Si tratta del fiore simbolo della mistica carmelitana Teresa di Lisieux, la ‘Teresina’ a cui Bergoglio era molto devoto. A lei il Papa argentino affidava un problema chiedendole “non di risolverlo ma di aiutarlo ad accettarlo“. Inoltre, la rosa teresina ha accompagnato il Santo Padre anche durante il suo ricovero al Policlinico Gemelli. Infatti, proprio sul suo comodino, Bergoglio teneva una rosa bianca di Santa Teresina confezionata, proveniente dalla casa a Lisieux.

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