Il fratello maggiore musicista, la passione per Mozart. Nel 2007 disse: “Ringrazio Dio per avermi messo accanto le note”
La passione per la musica, per Mozart in particolare. Ma anche per i gatti, per i dolci locali, lo strudel su tutti. Ratzinger, morto il 31 dicembre 2022, è stato un teologo e papa, ma anche un uomo ancorato alla vita di tutti i giorni.
La musica classica è stata la sua passione dai tempi dell’infanzia, trasmessa dai genitori e dal fratello maggiore che infatti è stato un musicista. Mozart, Bach e Beethoven gli autori preferiti dal pontefice. Tanto che il 16 aprile 2007 nella Sala Nervi in occasione del concerto per il suo ottantesimo compleanno eseguito dall’Orchestra radiofonica di Stoccarda, disse: “Nel guardare indietro alla mia vita, ringrazio Iddio per avermi posto accanto la musica quasi come una compagna di viaggio, che sempre mi ha offerto conforto e gioia”.
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I gatti e la natura
Nella vita del Papa studioso e teologo c’era anche la natura, gli animali, a partire dai suoi amati gatti. Al momento dell’elezione di Benedetto XVI, il cardinale Tarcisio Bertone rivelò che “ogni volta che incontrava un gatto lo salutava e gli parlava, anche a lungo. E il gatto, affascinato, lo seguiva. Una volta si è portato dietro fino al Vaticano una decina di gatti”.
Il territorio, la Baviera e i dolci
Nel cuore di Benedetto c’è sempre stata anche la sua Baviera, con il folclore, la birra, le persone che gli volevano bene. Quando compì 90 anni, ed era già Papa emerito, giunse una delegazione ufficiale dalla natia Baviera, e davanti al convento “Mater Ecclesiae”, nei Giardini Vaticani, si tenne una festa bavarese con tanto di grandi boccali di birra, i tipici bretzel e la musica eseguita da una compagnia di Schuetzen con i loro costumi folkloristici. La birra, dunque, tra le cose che gli piacevano e che non disdegnava di bere; come anche era goloso dei dolci tipici della sua terra, come lo strudel.
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