Un nuovo incidente sul lavoro ha sconvolto la comunità di Monfalcone, dove un ragazzo di 24anni è stato ferito gravemente dal crollo di un’impalcatura che lo avrebbe schiacciato. L’uomo stava lavorando sullo scalone di un ascensore di una nave da crociera in costruzione nell’area dei cantieri navali di Fincantieri, come riporta TriestePrima.
Non sono ancora chiare le dinamiche dell’incidente, ma si presume che il distaccamento della piattaforma, su cui stava lavorando l’uomo, sia stato causato dal forte vento di Bora registrato questa mattina a Monfalcone. Immediati i soccorsi, avvisati dai colleghi della vittima grazie al numero unico 112. Prontamente giunti sul luogo dell’incidente i vigili del fuoco che hanno cercato di liberare il più velocemente possibile la vittima dalle lamiere.
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Intervenuta un’ambulanza con a bordo il personale medico Sores, che ha inizialmente stabilizzato la vittima sul posto, per poi trasportarla in sicurezza all’ospedale di Cattinara di Trieste. Secondo le prime dichiarazioni, il giovane si troverebbe in condizioni gravi a causa del trauma da schiacciamento, il trauma cranico e il trauma toracico riportati.
Non è chiaro se sulla stessa piattaforma si trovasse anche un secondo operaio. Sono quindi intervenuti i sommozzatori per la ricerca del corpo nella vasca sottostante la piattaforma crollata. Nel frattempo il personale dell’azienda ha indetto uno sciopero per tutta la giornata, per cui proseguiranno i lavori solo le aziende esterne. L’area del cantiere, su disposizione della Procura, sarà sottoposta a sequestro per comprendere le modalità e le cause dell’incidente.
Monfalcone riapre la discussione sulle morti sul lavoro
Il caso di Monfalcone si aggiunge alla già troppo lunga lista di morti sul lavoro registrata nel 2024, con il primo decesso già lo scorso 2 gennaio, quando un agricoltore mantovano ha perso la vita dopo essere stato travolto da una rotoballa. È ancora ovviamente troppo presto per fare una stima riguardante l’anno corrente ma la speranza è che la parabola discendente registrata negli ultimi anni sia rispettata anche da questo 2024.
Secondo i dati raccolti dall’INAIL, infatti, nei primi otto mesi del 2023, le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 657, contro le 677 registrate nel 2022 e le 772 del 2021. Il decremento delle morti sul lavoro riguarda però solo le lavoratrici donne, che da 69 morti nel 2022 sono passate a 48 nel 2023, mentre gli uomini hanno registrato un aumento da 608 a 609. Dall’analisi per classi di età, si registrano aumenti tra gli under 25 (da 32 a 49 casi) e tra i 60-74enni (da 137 a 147) e diminuzioni nella fascia 30-59 anni (da 462 a 419). Un segnale rincuorante che però non deve distogliere l’attenzione sulle condizioni spesso troppo precarie in cui sono costretti a lavorare alcuni italiani.
(Seguono aggiornamenti)
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