Come mantenere l’unità della Chiesa? Come raccogliere l’eredità di Bergoglio? Chi sarà il prossimo successore di Pietro? Le Congregazioni generali cardinalizie sentono la pressione del tempo che scorre inesorabilmente verso il 7 maggio, la data d’inizio del Conclave. Gli interventi dei porporati iniziano a delineare il profilo del futuro Papa con l’auspicio che sia “profetico” e “che non si chiuda in cenacolo“, ma ora che il conto alla rovescia alla pronuncia dell’Extra omnes si avvicina sempre più all’ora zero, i porporati sentono il bisogno di conoscersi più a fondo e la lista di coloro che desiderano intervenire nelle riunioni pre conclave è lunga.
Per questo i cardinali si sono accordati per raddoppiare la sessione delle Congregazioni generali di lunedì. Quindi, a quella del mattino delle 9 se ne aggiungerà un’altra nel pomeriggio alle 17, come confermato dal portavoce del Vaticano, Matteo Bruni. Intanto, i lavori per la sistemazione di Casa Santa Marta, dove alloggeranno i cardinali nei giorni di conclave, dovrebbero concludersi il 5 maggio. Si stanno eseguendo anche alcuni lavori di ristrutturazione degli ambienti, sia a Santa Marta che in una parte di Santa Marta vecchia.
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I porporati elettori arriveranno, così, a Santa Marta dalla sera di martedì 6 maggio alla mattina di mercoledì 7 maggio, prima dell’inizio della messa “Pro eligendo“, celebrata dal cardinale Decano, Giovanni Battista Re.
La Congregazione pre-Conclave di oggi
Gli interventi susseguitesi nella Congregazione odierna, che ha riunito 177 cardinali, di cui 127 elettori, sono stati ventisei. Tra questi, sono stai affrontati temi come ”il duplice compito nella Chiesa e nella paternità del mondo, la gratitudine a Papa Francesco, citando spesso l’Evangelii gaudium per i processi avviati di cui farsi carico”. I porporati, inoltre, come spiegato da Bruni, hanno discusso circa la collaborazione e la solidarietà tra le Chiese, oltre che del ruolo dalla Curia in rapporto al Papa e del servizio della Chiesa e del Papa a favore della pace e del valore dell’educazione.
I cardinali sono tornati anche sul tema della sinodalità e della collegialità, sottolineando ‘‘l’interesse con cui il mondo guarda alla Chiesa, affinché viva nel mondo ma non nel proprio mondo, con il rischio di diventare insignificante”. Completano la lista degli argomenti trattati oggi il tema del dialogo ecumenico e della missione.
Due cardinali elettori, al momento, non sono ancora arrivati a Roma, ma non hanno neanche comunicato la loro eventuale assenza al Conclave, per cui i cardinali elettori restano 133. Uno di loro è il cardinale bosniaco Vinko Puljic che dovrebbe arrivare nel pomeriggio.
In merito ai costi legati al Conclave, come spiegato da Bruni, la Santa Sede li affronta con una somma che “viene messa regolarmente a budget” e “non ci sono sponsor specifici“.
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