L’ennesimo episodio di violenza ha colpito Milano, stavolta in zona Darsena di fronte al McDonald’s di piazza XXIV Maggio. Verso le 4 del mattino, è avvenuta una rissa tra due gruppi di ragazzi che ha portato all’accoltellamento di due di loro.
Un ragazzo di ventisei anni ha riportato una profonda ferita alla gola, mentre un ventiquattrenne una ferita superficiale alla schiena. Entrambi sono stati immediatamente soccorsi e trasportati in ospedale. Il primo è ricoverato al Policlinico di Milano, dove è giunto in gravi condizioni ma vigile, mentre l’altro è ricoverato in condizioni non preoccupanti all’Ospedale San Paolo.
Leggi Anche
Un’ondata di violenza e illegalità che continua a colpire la città di Milano, ormai ritenuta non più sicura dai suoi residenti. Sono troppi gli episodi che si stanno verificano nel capoluogo lombardo e che sembrano aumentare di giorno in giorno.
Milano, rissa in Corso Como: in manette tre minori
Sempre nella notte tra venerdì e sabato è stato denunciato un ulteriore accoltellamento. Un ventiduenne è stato colpito da otto coltellate durante una rissa che ha visto protagonisti anche tre ragazzi minorenni, tra i 16 e i 17 anni. Tutti e tre sono stati arrestati in flagranza di reato con l’accusa di tentato omicidio, grazie ad una tempestiva segnalazione ai carabinieri che sono, così, potuti intervenire mentre si consumava il fatto.
Il ventiduenne è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Fatebenefratelli, dove ha ricevuto cure immediate a causa di un polmone collassato. Nella stessa rissa è rimasto lievemente ferito anche un ragazzo di 21 anni, che è stato trasportato in ospedale in codice verde a causa di una ferita alla mano.
Milano, ragazzo ucciso in una rissa a Sesto San Giovanni
Lo scorso 23 ottobre a Sesto San Giovanni l’ennesima rissa, che però ha causato un morto. Un ragazzo di soli 27 anni ha perso la vita dopo essere stato colpito dai proiettili di un fucile. Accusato un trentaduenne senza fissa dimora, che sembrerebbe essere stato presente alla rissa in via Pisa. L’uomo però secondo gli inquirenti non era solo, e si segue la pista dell’agguato a causa di debiti di droga.
Milano, maxirissa tra minorenni in via Console Marcello
Il 13 ottobre, invece, una trentina di ragazzi si sono sfidati a colpi di spranghe e bastoni in zona Villapizzone. Sembrerebbe che uno di essi avesse addirittura una katana. Non sono stati registrati feriti, ma sul caso continuano ad indagare i carabinieri, a seguito della denuncia dei passanti che hanno assistito alla maxirissa. All’arrivo delle forze dell’ordine, però, i giovani aveva già abbandonato la scena, ma alcuni di loro sono stati rintracciati e portati in caserma per gli interrogatori di rito.
Milano, rissa alle giostre di Legnano
Solo tre giorni prima della maxirissa, era stata denunciata una colluttazione tra minorenni alle giostre di Legnano. I giovani si sarebbero colpiti con delle bottiglie in vetro e uno di loro avrebbe chiamato i soccorsi a causa delle ferite riportate. La rissa si sarebbe allora spostata verso la stazione, dove un altro minore è rimasto ferito dal vetro di una bottiglia.
Per evitare nuove maxirisse, che in questi casi erano registrate e pubblicate sui social, sono state aumentate le pattuglie a controllo delle giostre nell’hinterland milanese.
Milano, ragazzina di 14 anni palpata a City life
Al 26 ottobre, invece, risale la denuncia di una ragazzina di 14 anni che mentre passeggiava nella zona di City life è stata avvicinata da un uomo, che dopo averle parlato ha iniziato a palparla insistentemente. Non sono servite a nulla le urla della ragazza, né i suoi tentativi di fuga, l’uomo non aveva intenzione di lasciarla in pace. La ragazza è riuscita a fuggire salendo su un autobus che proprio in quel momento stava raggiungendo la banchina, per poi recarsi la mattina dopo a sporgere denuncia.
Episodi di violenza inauditi per la città di Milano, che negli ultimi mesi sono aumentati esponenzialmente e senza nessuna ragione. Sono molti gli appelli dei residenti che chiedono più tutele e controlli, eppure ogni giorno la situazione non sembra cambiare. Rimane la paura tra i cittadini, che temono che i prossimi ad essere aggrediti potrebbero essere loro.
© Riproduzione riservata