L’ultima novità nel caso La Russa jr., figlio dell’attuale Presidente del Senato, è la sua convocazione da parte della Procura di Milano per testimoniare sulla presunta violenza, di cui è accusato da una ex compagna di scuola, avvenuta nella notte tra il 18 e il 19 maggio scorsi. Un caso mediatico che ha investito la famiglia di Ignazio La Russa che, sin dal primo momento, ha preso le difese di suo figlio, testimoniando insieme alla moglie di aver visto la ragazza uscire di casa sua il 19 maggio con “atteggiamento tranquillo”.
L’interrogatorio si svolgerà mercoledì 20 dicembre e sarà gestito dagli investigatori della squadra mobile e dal pubblico ministero Rosaria Stagnaro e l’aggiunto Letizia Mannella. La convocazione è necessaria anche per chiedere ai due giovani il consenso per la comparazione del loro Dna con i campioni di saliva individuati sul corpo della ragazza.
Nel giorno in cui La Russa jr. verrà ascoltato dai pm, spuntano tre video che documenterebbero cosa sarebbe accaduto quella notte. Secondo il Corriere della Sera “nei fotogrammi la giovane sembrerebbe cosciente e partecipe, ma allo stesso tempo il video da solo non può dimostrare se e quanto il mix di alcol e sostanze che aveva assunto possa aver alterato il suo stato mentale, compromesso la sua capacità di autodeterminarsi e poi ricordare l’accaduto“.
La Russa jr, convocato dopo le nuove testimonianze
Le convocazioni di La Russa e Gilardoni si sono rese necessarie a seguito della conclusione del secondo giro di interrogatori, che ha visto protagonisti alcuni giovani presenti alla festa, nella quale si sarebbe consumata la violenza. Tra i convocati anche Tommaso Inzaghi, figlio della showgirl Alessia Marcuzzi e dell’allenatore dell’Inter Simone, che era presente alla festa organizzata da La Russa.
Queste testimonianze sono state fondamentali per cercare di comprendere cosa sia veramente accaduta nella notte tra il 18 e il 19 maggio, quando durante una festa a casa di La Russa una ragazza ha denunciato di essere stata violentata. Le dichiarazioni di La Russa jr. e Gilardoni completeranno il quadro delineato dagli altri testimoni e permetteranno, forse, agli inquirenti di sciogliere gli ultimi dubbi rimasti.
In particolare, resta da comprendere un dettaglio non di poco conto, ovvero se la ragazza fosse realmente consenziente al rapporto sessuale, tesi portata avanti sin dal primo giorno dal figlio del Presidente del Senato. Eppure, sul verbale la giovane ha ammesso di essere stata tutto il tempo in stato di incoscienza.
La Russa jr, richiesta la comparazione del Dna
Verranno utilizzati anche gli esiti degli accertamenti effettuati dalla Clinica Mangiagalli presso la quale la ragazza si è recata insieme alla madre a seguito della presunta violenza. In particolare, le tracce di saliva rinvenute sulla biancheria intima della ragazza dovranno essere comparate con i campioni di Dna dei due interrogati. La campionatura della saliva ha già confermato che il Dna appartiene ad un unico uomo, per cui potrebbe già essere esclusa l’ipotesi di uno stupro di gruppo. Se i due giovani decidessero di non sottoporsi volontariamente al confronto di Dna, è possibile che possa essere richiesto dalla Procura un prelievo coattivo.
Comunque, La Russa jr. ha sempre confermato che tra lui e la ragazza è avvenuto un rapporto sessuale, per cui anche se i due Dna corrispondessero non sarebbe una prova a conferma dello stupro, ma solo dell’avvenuto rapporto.
Rimane l’ultimo grattacapo da risolvere, ovvero l’acquisizione da parte degli inquirenti dei tabulati telefonici del telefono di La Russa jr, che finora non sono stati reperibili poiché la scheda Sim dello smartphone è intestata allo studio legale La Russa.
La Russa jr., cosa sappiamo di quella notte
La ventiduenne che denunciato Leonardo La Russa, 21 anni, per violenza sessuale. Ha raccontato agli inquirenti che il 18 maggio era andata a ballare con un’amica alla discoteca Apophis, a Milano. Lì avrebbe poi incontrato Leonardo che le avrebbe offerto dei cocktail. Da quel momento la ragazza non ricorda più nulla, se non di essersi risvegliata nuda nel letto del ventunenne. Nessun ricordo di aver acconsentito ad un rapporto sessuale e solo tanta confusione.
Sentito dagli inquirenti, il figlio di Ignazio La Russa avrebbe confermato la versione della giovane, aggiungendo però che il rapporto sessuale era stato consenziente, ma che la ragazza era sotto effetto di droghe. Versione confermata anche dal rapporto della clinica Mangiagalli, dove si era recata la ventiduenne, e che avrebbe rilevato nel suo sangue tracce di cocaina, cannabis e benzodiazepine.
Il sospetto della giovane è che proprio La Russa abbia “drogato” i suoi drink, in modo da non renderla lucida e poter abusare di lei. Anche l’amica che era con lei nella discoteca ha confermato che la vittima ha iniziato ad avere comportamenti strani dopo aver assunto i drink offerti da La Russa jr.
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