Interviene la glaciologa Ficher spiegando che i corpi delle vittime potrebbero essere recuperati solamente quando le masse di ghiaccio finite a valle si saranno sciolte. Inoltre, avvisa che potrebbero esserci ulteriori crolli nelle prossime settimane
Oggi continuano le ricerche per ritrovare i dispersi, che sono scesi a cinque, in seguito alla tragedia sulla Marmolada. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha dichiarato che si tratta di un dovere morale restituire i corpi alle famiglie. Per la glaciologa austriaca Andrea Fischer il ritrovamento dei corpi, purtroppo, non sarà immediato, anzi, probabilmente avverrà verso la fine dell’estate, quando le masse di ghiaccio si saranno sciolte. Questa è la sua previsione.
L’esperta austriaca interviene durante l’intervista, al quotidiano Dolomiten, spiegando che per le maxi-valanghe ci vuole molta pazienza. Non solo, oltre a ritenere che per ritrovare i dispersi ci vorrà più tempo di quanto si potesse immaginare, secondo le sue previsioni potrebbero esserci ulteriori crolli nelle prossime settimane sulla Marmolada. Di conseguenza dovrà esserci prudenza sull’alta quota per evitare altri eventi catastrofici.
Tentando di spiegare il motivo per cui è avvenuta la tragedia, Ficher afferma: «20 anni di scioglimento estremo dei ghiacciai li hanno resi vulnerabili– evidenziano i tra fattori che hanno causato il crollo- la poca neve caduta d’inverno, le temperature elevate già in primavera e infine il caldo degli ultimi giorni con il sole che batte sul ghiacciaio dalle 5 alle 20». Secondo l’esperta si è trattato tuttavia di un fenomeno imprevedibile. Spiegando che quello sulla Marmolada comunque è: «Un piccolo crollo che sarebbe rimasto senza conseguenze se si fosse staccato in un altro momento». Intanto le famiglie distrutte dei dispersi sperano di ritrovare presto almeno i corpi dei propri cari. Continuano le ricerche dei soccorritori.