“Il Titanic è una bella nave ma per il giudizio aspetto la fine del viaggio“. Così si legge nella lettera del colonnello Archibald Gracie, superstite del tragico naufragio e autore del celebre resoconto, e che è stata venduta all’asta per 300mila sterline, circa 350mila euro.
Il cimelio ha stabilito un record tra i vari venduti e legati al transatlantico. La lettera è data 10 aprile 1912 ed è stata scritta a bordo della nave durante il viaggio inaugurale con una frase che suona profetica: “E’ una bella nave, ma aspetterò la fine del mio viaggio per dare un giudizio“.
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Il contenuto della lettera-testimonianza
Nel documento, Gracie descrive le prime impressioni del Titanic, lodandone l’eleganza e la maestosità, ma esprimendo cautela nel valutarla prematuramente.
Le parole sono state scritte solo 4 giorni prima del naufragio, avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912. Grecia era passeggero in prima classe e sopravvisse aggrappandosi a una scialuppa rovesciata, ma morì 8 mesi dopo per le conseguenze dello shock e dell’ipotermia.
La sua opera The Truth About the Titanic del 1913 è diventata una delle principali fonti storiche sul disastro, contribuendo a ricostruire i momenti finali della nave e denunciare le carenze nelle procedure di salvataggio. Forse l’obiettivo dell’autore era rappresentare l’incoscienza dell’epoca di fronte ai rischi del mare.
Il valore storico del cimelio
La missiva, conservata in ottime condizioni, rappresenta non solo un documento biografico, ma anche una testimonianza diretta dell’immaginario collettivo legato al transatlantico, che nel corso del tempo è diventato simbolo di hybris tecnologica. Il prezzo raggiunto all’asta conferma il fascino duraturo della nave, capace di generare interesse sia tra gli storici che tra i collezionisti.
L’operazione rientra in un trend di vendite record per oggetti legati al Titanic: nel 2017 l’epistola di Paul Danby, vittima dell’Olocausto che descrisse la nave prima della partenza, fu battuta per 12.000 sterline, mentre nel 2015 una missiva della stilista Lady Duff Gordon, sopravvissuta ma coinvolta in polemiche per la fuga su una scialuppa semivuota, raggiunse le 12.000 sterline.
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