Bari, fulmine colpisce un 17enne: è deceduto

Il ragazzo si sarebbe alzato dopo essere stato colpito, poi è subito deceduto per arresto cardiocircolatorio

Redazione
2 Min di lettura

Ieri pomeriggio nelle campagne in provincia di Bari, un ragazzo di 17 anni è stato colpito da un fulmine. La scarica elettrica lo ha ucciso.

Il ragazzo, Giuseppe Cacciapaglia, si trovava nelle campagne di Santeramo in Colle – Bari. Stava svolgendo l’attività di pascolo insieme al padre, quando li ha investiti un improvviso e violento temporale. Un fulmine si è scagliato sul ragazzo e lo ha fatto cadere. Il 17enne si sarebbe poi rialzato, ma è deceduto poco dopo per un arresto cardiocircolatorio. I due sono stati raggiunti da carabinieri e ambulanza, ma i medici hanno solo potuto confermare il decesso della vittima.

Giuseppe studiava nell’Istituto tecnico tecnologico Nervi Galilei ad Altamura, una cittadina vicino a Santeramo. La scuola lo ha ricordato son un post su Facebook: “La nostra comunità scolastica è profondamente scossa a seguito di un tragico incidente occorso a Santeramo, a un nostro alunno, Cacciapaglia di 3aitel deceduto folgorato dopo esser stato colpito da un fulmine”.

Fulmine
Fulmine

Fulmine: le statistiche

L’Istituto Superiore di Sanità calcola che in Italia cadono più di un milione e mezzo di fulmini all’anno, soprattutto in estate. Nonostante non ci siano regioni esenti dal rischio della caduta di un fulmine, ci sono delle aree più colpite: il Friuli, nella zona dei laghi longobardi, a Roma e nei rilievi prealpini e appenninici. I campi aperti, le spiagge, gli alberi isolati e il mare sono i luoghi più a rischio.

Non esistono in Italia studi che riportano le vittime annuali causate dai fulmini. Negli Stati Uniti, invece, alcuni studi hanno calcolato che annualmente i fulmini causano dalle 50 alle 100 morti. Il numero dei feriti è invece più alto rispetto a quello dei decessi.

I fulmini possono colpire una persona o direttamente o attraverso il terreno e l’acqua. Le ferite che riporta chi viene colpito sono soprattutto ustioni. Il 20 o 30% delle persone colpite muoiono per arresto cardiorespiratorio.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo