A pochi giorni dall’inizio delle riprese della 4° stagione di Emily in Paris, annunciato da una entusiasta Lily Collins con un ironico post su Instagram, a Parigi nelle ultime ore si è scatenata una bufera contro la celebre serie Netflix.
Emily in Paris, la protesta per le strade parigine
A scatenare la protesta contro l’amato show sarebbe stato principalmente l’afflusso di turisti nei luoghi della capitale francese in cui sono avvenute le riprese. I residenti negli ultimi anni si sono infatti lamentati della presenza di sempre più visitatori in quartieri e vie un tempo “isolate” o comunque poco conosciute della città. Ma a scatenare l’ira degli abitanti è stato, però, soprattutto l’atteggiamento dei turisti, i quali, oltre ad una visione di Parigi e della Francia in generale stereotipata e idilliaca – che potrebbe sfociare nella cosiddetta “Sindrome di Parigi” nel caso in cui si rendessero conto che la realtà è ben diversa dall’immagine che si erano creati nella loro mente –, hanno un atteggiamento irrispettoso nei confronti dei luoghi che stanno visitando.
Nei luoghi colpiti dalla popolarità della serie, secondo quanto riportato da Mail Online e da Nme, sono comparse scritte che riportano epiteti tutt’altro che carini verso lo show e la sua protagonista. Ad esempio, sulla serranda dei negozi situati nella piazza in cui si trova la casa di Emily Cooper, nel quartiere latino, sono apparse scritte che recitano: “Parigi Sud non è vostra”, “Emily non è la benvenuta” e altri graffiti dai toni più offensivi.
Insomma, i cittadini dei quartieri interessati dalle riprese sembrano non apprezzare molto la notorietà che la serie ha dato loro tanto da considerarla come “una vicina invadente”.