Doppio femminicidio a Vicenza: uccide la ex e la compagna, poi si suicida

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Due donne sono state assassinate dal marito e fidanzato, che poi si è tolto la vita. L’uomo aveva già raccolto nel 2019 una denuncia per violenze. In auto ritrovati anche esplosivi

Prima uccide l’ex moglie, poi la compagna e infine si suicida. La vicenda è avvenuta a Vicenza nella giornata di mercoledì. L’uomo di 42 anni ha aspettato che la moglie rientrasse a casa nella mattinata, dopo aver accompagnato i due figli di 16 e 14 anni a scuola, per poi colpirla con almeno sei colpi di pistola. 

A dare l’allarme sono stati i vicini di casa della donna, scossi dai rumori avvertiti, ma non c’è stato nulla da fare: Lidia Miljkovic, 42 anni, è morta sul colpo. I figli della coppia sono stati immediatamente prelevati dall’istituto scolastico dalle forze dell’ordine e messi sotto protezione, così come alcuni parenti avrebbero potuto essere nel mirino dell’assassino. 

Il livello di sicurezza in tutta la città si è alzato, coinvolgendo anche alcuni corpi speciali da Padova e Verona e persino due elicotteri per sorvolare la zona. La ricerca si è estesa, poi, a tutto il Veneto, con controlli sulle autostrade e nelle stazioni ferroviarie. 

Le indagini e il ritrovamento

L’auto dell’uomo è stata poi ritrovata su una piazzola di sosta della tangenziale di Vicenza: dentro l’abitacolo, oltre il corpo dell’uomo morto suicida, anche quello della sua attuale compagna, Gabriela Serrano. Nella vettura è stato rinvenuto anche dell’esplosivo, tanto che è stato necessario il coinvolgimento degli artificieri, arrivati da Bologna, per l’eventuale pericolosità e il rischio di esplosioni: una volta messa in sicurezza la vettura, hanno proceduto gli agenti della polizia scientifica. 

Dalle prime ricostruzioni del movente, l’uomo e la sua ex moglie erano in fase di separazione e a carico dell’uomo vi era un divieto di avvicinamento a seguito di alcune denunce della donna per maltrattamenti, avvenute nel 2019. Negli anni scorsi la donna era stata picchiata dal marito fino a che non era giunta alla decisione di divorziare. 

Secondo gli inquirenti, l’uomo, durante il viaggio in macchina, potrebbe aver sparato la compagna alla testa uccidendola, per poi accostare nell’area di sosta con la sua vettura e suicidarsi. Durante la fuga, l’assassino avrebbe lanciato anche una granata, danneggiando una vettura che transitava sull’autostrada, parallela alla tangenziale. 

Non è ancora chiaro, tuttavia, il ruolo della nuova partner dell’uomo nella vicenda e se la donna fosse complice o meno dell’omicidio verso l’ex moglie. Entrambe le vittime erano madri di due figli.

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