Due arresti nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Eddine Bader Essefi, 19 anni, morto in un’aggressione avvenuta diverse settimane fa a Bologna. I due indagati, attualmente in carcere, sono un 29enne originario del capoluogo dell’Emilia-Romagna e un 30enne nato invece in Tunisia, da cui proveniva la stessa vittima.
Entrambi gli uomini erano stati fermati e identificati già nelle ore immediatamente successive all’accaduto; oggi il provvedimento emesso dal Gip, su richiesta della Procura di Bologna, ne ha provocato l’arresto.
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Omicidio di Eddine Bader Essefi: la ricostruzione
A Bologna, in zona Barca, Eddine Bader Essefi, 19 anni, di origine tunisina è morto dopo essere stato vittima di una violenta aggressione la sera del 25 aprile scorso. Secondo una prima ricostruzione, il giovane avrebbe urtato per caso un altro ragazzo incontrato per strada. In risposta, sarebbe stato picchiato, spinto a terra e forse colpito anche da un motorino. Durante la caduta, ha battuto la testa contro un muretto, riportando ferite gravissime.
Trasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore, l’adolescente è deceduto poche ore dopo per un arresto cardiocircolatorio. Inizialmente si era ipotizzato che la caduta fosse stata provocata da un abuso di alcool, ma ulteriori accertamenti hanno delineato uno scenario molto diverso. La Procura di Bologna, infatti, ha aperto un’inchiesta per omicidio preterintenzionale, affidando le indagini ai carabinieri.
Al momento ci sono due indagati che sono stati avvisati che martedì 29 aprile avverrà l’autopsia sul corpo del ragazzo. Inoltre, in questi giorni, i due giovani possono nominare i propri avvocati.
Bologna, la città chiede più sicurezza
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di crescente preoccupazione per la sicurezza a Bologna. Negli ultimi mesi, la città ha registrato diversi episodi di violenza, spesso coinvolgenti giovani e, in alcuni casi, minori. Ad esempio, a febbraio 2025, un 19enne è stato accerchiato e accoltellato alla gola da un gruppo di coetanei in piazza dell’Unità.
Un episodio analogo, nello stesso mese, ha visto un 20enne accoltellato nei pressi dell’Autostazione del capoluogo della regione Emilia-Romagna, riportando ferite alle braccia a causa di questioni legate alla droga.
I gravi eventi sopracitati evidenziano una crescente tensione sociale e la necessità di interventi mirati per garantire la sicurezza, non solo della città interessata, ma del Bel Paese in generale.
Anche il sindaco di Bologna ha voluto sottolineare che verrà fatto tutto il possibile per capire cosa e soprattutto chi ha portato alla morte il giovane: “Seguiremo la storia di questo ragazzo che purtroppo non c’è più”.
La testimonianza della ragazza del 19enne
La fidanzata minorenne di Eddine Bader Essefi ha raccontato: “Il mio ragazzo era un po’ ubriaco, però era lucido. Ha iniziato a litigare con questo ragazzo o meglio con questo signore, che ha deciso di aggredirlo perché il mio ragazzo gli ha detto: ‘Togli i soldi’. Da lì ha alzato le mani. Non so per cos’erano i soldi. Era un ragazzo dolce, un pezzo di pane, non aveva problemi con nessuno. Tutti lo amavano, faceva il cuoco e il locale ha chiuso per lutto, hanno portato fiori anche loro“.
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