Impalcature e capolavori sorvegliati. Prosegue la preparazione per uno dei momenti più misteriosi e significativi della cattolicesimo. La mattina del 7 maggio, nella Basilica di San Pietro, si aprirà ufficialmente il Conclave per l’elezione del nuovo Papa. Chiusa alle visite dal 28 aprile, la Cappella Sistina è in pieno processo di trasformazione in vista della sua “chiusura a chiave”. La Santa Sede ha diffuso le immagini esclusive della cappella michelangiolesca, permettendo di sbirciare dall’interno, operai e restauratori al lavoro per accogliere i porporati elettori.
I cardinali, infatti, mentre il mondo sarà in fervente attesa della fumata bianca, vivranno giorni di isolamento, preghiera, tensione e discrezione affinché lo Spirito Santo infondi loro la volontà divina. Le operazioni degli operai sotto lo stretto controllo dei funzionari vaticani, che sorvegliano ogni mossa e movimento dei presenti nella Cappella dal valore inestimabile.
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Gli occhi di chiunque passi in Piazza San Pietro, nei prossimi giorni, saranno puntati verso quel comignolo che comunicherà al mondo intero l’esito delle votazioni avvenute sotto gli affreschi michelangioleschi che raffigurano la Creazione e il Giudizio Universale, “due la mattina e due nel pomeriggio), con le due fumate giornaliere, a mezzogiorno e alle 19. Nel caso in cui invece venisse raggiunto il quorum dei due terzi dei cardinali elettori, allora la fumata bianca sarà anticipata rispetto ai due orari standard prefissati.
Conclave, l’ultima Congregazione
Questa mattina, si è riunita la Congregazione cardinalizia alla presenza sia di porporati elettori sia di coloro che hanno superato gli 80 anni di età. Si è discusso della gestione, delle necessità e della vita del Vaticano, oltre ad affrontare le questioni degli abusi sessuali e degli scandali finanziari.
In attesa quindi dell’extra omnes, vesti rosse, passo svelto e silenzi assoluti caratterizzano l’atmosfera fuori dalle mura vaticane. I 133 porporati vivranno a Casa Santa Marta, la residenza vaticana in cui aveva scelto di vivere Papa Francesco evitando l’appartamento papale. Le stanze sono assegnate per sorteggio e ogni cardinale ha una stanza singola. Ogni giorno, gli elettori saranno accompagnati alla Cappella Sistina a bordo di autobus isolati, lungo un percorso protetto da ogni contatto con il mondo esterno.
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