Riuscire a dominare la fusione che dà vita al sole e alle stelle. Sarebbe questo il meccanismo che porterebbe a “un passo storico, una svolta”, secondo gli Stati Uniti. Gli scienziati statunitensi sono infatti riusciti per la prima volta a dominare la fusione nucleare, l’energia che dà vita al Sole e alle stelle.
I ricercatori del Lawrence Livermore National Laboratory della California hanno ottenuto, in una reazione di fusione nucleare, più energia di quella impiegata per produrla.
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Net energy gain, un guadagno energetico netto che apre la strada al futuro dell’energia pulita
In gergo tecnico, siamo di fronte a un “net energy gain”, un obiettivo inseguito per decenni dagli scienziati di mezzo mondo: un guadagno energetico netto nella fusione nucleare. Ad annunciare la scoperta in una conferenza stampa è stata la segretaria all’Energia dell’amministrazione Biden, Jennifer Granholm.
La Granholm ha affermato che “Siamo di fronte a una grande svolta scientifica, che apre la strada ad applicazioni nel campo della difesa e, soprattutto, nel futuro dell’energia pulita e sicura, prodotta a buon mercato e senza controindicazioni per la produzione di scorie nucleari”. Per i ricercatori è stato raggiunto un traguardo storico e in particolare per lo staff del National Ignition Facility, che “hanno dedicato le loro carriere a fare della fusione una realtà e questa pietra miliare darà il via senza dubbio ad altre scoperte”.
Le previsioni degli scienziati
La speranza dei ricercatori è che la fusione possa un giorno produrre energia senza emissioni, in maniera pressoché illimitata, mandando definitivamente in soffitta i combustibili fossili e altre fonti di energia. E anche se le applicazioni pratiche dell’esperimento realizzato con successo in California sono ancora lontane nel tempo, non c’è dubbio che quello annunciato martedì è un primo passo fondamentale lungo la strada per il futuro.
La fusione si ottiene pressando gli uni contro gli altri gli atomi di idrogeno, così da combinarli in elio, rilasciando enormi quantità di energia e di calore. Al contrario di altre reazioni nucleari, non produce scorie e, in caso di perdita di controllo del reattore, il processo va semplicemente a spegnersi, senza la reazione a catena che si avrebbe con le centrali a fissione.
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