Il ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica ha approvato la proposta di decreto per promuoverne la realizzazione entro il 2026
“Grande sfida è far coesistere eccellenza agricola con soluzioni energetiche sostenibili” sono le parole del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, che ha approvato la proposta di decreto per la promozione della realizzazione di impianti agrivoltaici.
Energia sostenibile: le parole di Pichetto
L’ obiettivo della misura è l’installazione di oltre un GW di impianti attraverso l’erogazione di un contributo in conto capitale abbinato ad una tariffa incentivante a valere sull’energia prodotta e immessa in rete. L’intervento, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è installare almeno 1,04 GW di impianti agrivoltaici entro il 30 giugno 2026. Il testo è ora stato trasmesso alla Commissione Europea, dalla quale si dovrà attendere il via libera per l’effettiva entrata in vigore.
Il ministro Pichetto ha dichiarato: “L’autonomia energetica si costruisce anche puntando sulla vocazione agricola di una grande parte del nostro Paese. Oggi la sfida, che questo decreto interpreta con grande attenzione, è far coesistere nei campi l’eccellenza agricola con soluzioni nuove per generare energia pulita, aprendo opportunità di crescita del settore nel segno della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente. Assieme alle Comunità Energetiche questo è probabilmente uno dei provvedimenti più qualificanti per cambiare dal territorio il paradigma energetico del nostro Paese e guardare al futuro”.
Cosa prevede il decreto
Il decreto ministeriale prevede in particolare il riconoscimento di un incentivo composto da un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili e una tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica prodotta e immessa in rete. Si tratta di soluzioni costruttive innovative, prevalentemente a struttura verticale e con moduli ad alta efficienza.
Per promuovere la realizzazione degli interventi presso il mondo dell’imprenditoria agricola, per l’accesso alle procedure sono previsti due distinti contingenti di potenza: un primo contingente di 300 MW destinato al solo comparto agricolo per impianti di potenza fino a 1 MW e un secondo aperto invece anche alle associazioni temporanee di imprese composte da almeno un soggetto del comparto agricolo per impianti di qualsiasi potenza. Il PNRR attribuisce a questo investimento risorse finanziarie pari a quasi un miliardo e cento milioni di euro. Gestore dell’intera misura e dell’accesso al meccanismo incentivante è il Gestore Servizi Energetici (GSE). Si attendono ulteriori aggiornamenti.