È successo di nuovo. Il caveau della Mondialpol di Sassari è stato assaltato da una banda di rapinatori armati, esperti, addestrati e soprattutto dal grande sangue freddo. In pochi minuti hanno guadagnato un bottino milionario e sono riusciti a sfuggire nonostante l’ingente comparto di forze dell’ordine che ancora oggi è sulle loro tracce. Almeno dieci persone, armate fino ai denti con attrezzature militari, sono ricercate dalle autorità, anche grazie all’uso di elicotteri.
La rapina è avvenuta ieri, intorno alle 20, e da allora le tracce dei malviventi sono andate perse. Decine di colpi di fucile hanno raggiunto le auto delle autorità e della vigilanza della Mondialpol, decine di auto sono state incendiate per evitare inseguimenti e migliaia di chiodi sono stati lanciati sulla 131, dove hanno bucato diverse ruote di automobili. Un colpo organizzato e ben riuscito, che fortunatamente non ha mietuto vittime.
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Gli agenti delle forze dell’ordine sono stati salvati dai mezzi di protezione delle vetture, che hanno impedito ai proiettili di raggiungere l’abitacolo e forse di uccidere. Raggiunti da colpi di pistola anche i vigilantes della Mondialpol, anche questi salvati dal vetro antiproiettile della torretta. “Questo sindacato chiede più tutela per i carabinieri che svolgono quotidianamente servizi di prevenzione, iniziando dall’abolizione della guida veloce, così da poter impiegare le macchine con i giusti strumenti di protezione per eseguire il primo intervento” ha sostenuto
Sassari, l’assalto filmato in diretta sui social
La rapina alla Mondialpol di Sassari è avvenuta in pieno giorno. Intorno alle 20 una fila di macchine che facevano da scorta ad un escavatore hanno raggiunto la struttura, dove pochi giorni prima erano stati consegnati gli importi delle pensioni spettanti ai cittadini e con grande maestria hanno messo in atto il loro colpo. Prima hanno aperto il fuoco contro la torretta dei vigilantes, impedendo che questi potessero fermarli, per poi infiltrarsi oltre il muro di cinta, grazie al buco fatto con l’escavatore.
In poco tempo, diversi sacchetti pieni di soldi sono usciti dalla struttura e sono stati caricati prima sull’escavatore e poi su un mezzo veloce. Dopo circa 10 minuti dall’inizio del colpo, sarebbe giunta una vettura della Radiomobile, immediatamente trivellata di colpi. Gli agenti sono riusciti a lasciare la vettura prima che questa si incendiasse, e non sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco. I malviventi, assicurato il bottino, hanno dato inizio alla loro folle corsa, riuscendo anche a far perdere le loro tracce.
Il tutto sarebbe stato ripreso da diversi residenti, armati di telefonino. Uno di questi avrebbe anche dato avvio ad una diretta social, così da rendere pubblico quanto stesse avvenendo alla Mondialpol di Sassari. Non è la prima volta che una rapina di questo genere si verifica nel capoluogo sardo.
I precedenti di rapine alla Mondialpol di Sassari
Il 29 marzo 2016 la sede della Mondialpol di Caniga, a Sassari, aveva subito un assalto analogo, sempre con armi da guerra e all’incirca alla stessa ora. Un commando di almeno una quindicina di uomini era entrato in azione con tre auto, due furgoni e un mezzo pesante servito per trasportare un escavatore poi utilizzato per mettere a segno il colpo. Anche in questo caso furono dati alla fiamme alcuni veicoli e vennero sparati diversi colpi di kalashnikov per allontanare gli agenti intervenuti.
Il 30 maggio 2018 si è poi verificata una seconda rapina, questa volta fallita. La banda era composta da dodici rapinatori, armati di kalashnikov e giubbotti antiproiettile. Utilizzando una pala meccanica sono riusciti ad abbattere il cancello d’ingresso, ma i i sistemi di protezione passivi installati nell’edificio con allarmi e fumogeni riuscirono a metterli in fuga.
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