Strada Salaria: stanziati 500 milioni di euro per l’adeguamento

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L’intervento era richiesto da oltre 20 anni: l’arteria stradale è caratterizzata da elevati flussi di traffico e alta incidentalità

L’ampliamento della strada statale Salaria di Roma è in fase d’inizio: attraverso un bando di gara, verranno affidati i lavori di adeguamento a 4 corsie della piattaforma stradale, con la messa in sicurezza del percorso.

Il bando è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e il valore è di mezzo miliardo di euro: sarà così implementata la rete viaria di accesso e la razionalizzazione degli svincoli.

Come si delinea l’intervento sulla strada Salaria

L’intervento era richiesto da oltre 20 anni, perché l’arteria è caratterizzata da elevati flussi di traffico e alta incidentalità. L’investimento, finanziato con le risorse della Legge di Stabilità 2023 per migliorare l’accessibilità al cratere sismico 2016 e sostenere il rilancio sociale ed economico dei territori interni dell’Appennino centrale, sarà distinto in due lotti: da Ponte Buita ad Ornaro, dal km 56+000 al km 64+000, per un investimento di € 299.136.060 e da Ornaro a San Giovanni Reatino dal km 64+000 al km 70+800, per un investimento di € 200.524.082.

Il Piano per la S.S. 4 Salaria prevede interventi di adeguamento nel tratto tra Rieti e Sigillo con l’eliminazione del passaggio a livello ferroviario e sul tratto Trisungo-Acquasanta Terme nelle Marche, adeguamento avviato negli anni ’80.

Come si disloca la via Salaria

La via Salaria è un’antica via consolare romana: collegava Roma con Porto d’Ascoli sul mare Adriatico, e fu tracciata dai Sabini nel II millennio a.C., per il trasporto del sale. Fu poi acquisita e migliorata dai Romani. La  superficie fu lastricata, gli attraversamenti di corsi d’acqua furono migliorati con la costruzione di nuovi ponti in pietra, e i passaggi più angusti, nelle gole del Velino e in quelle del Tronto, furono allargati attraverso tagli nella roccia.

Attraversato il Velino presso il Ponte Margherita, la via entra a Borgo Velino e ad Antrodoco, nelle Gole del Velino, alle pendici del monte Terminillo:  dopo Posta, giunge all’ampio altipiano di Bacugno e di Cittareale, Accumoli e Pescara del Tronto, Arquata del Tronto, Trisungo, Quintodecimo, Acquasanta Terme per giungere e Ascoli Piceno. Sbocca sul Mare Adriatico in località Castrum Truentinum alla foce del fiume sulla riva destra (Martinsicuro).

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