Svolta nelle indagini sulla scomparsa di una 60enne di Genova residente a Olbia: non ci sono misure cautelari
Svolta nelle indagini per la scomparsa di Rosa Maria Luisa Bechere, 60enne originaria di Genova, residente a Olbia e invalida al 100%, sparita nel nulla il 26 novembre scorso. La Procura di Tempio Pausania ha aperto un’inchiesta per omicidio e occultamento di cadavere e ha iscritto nel registro degli indagati una coppia di conviventi, ex vicini di casa della donna.
Si tratta di una 42enne e del compagno di 49 anni, nei confronti dei quali il pm Daniele Rosa non ha chiesto alcuna misura cautelare. Secondo un’ipotesi al vaglio degli inquirenti, i due potrebbero aver agito per questioni di denaro. Per qualche tempo, prima della scomparsa, i due si erano presi cura della donna, aiutandola nel quotidiano e assicurandosi che prendesse i farmaci di cui aveva bisogno. Il sospetto della procura è che la coppia di ex vicini, che viveva nello stesso palazzo dove abitava Bechere, si siano impossessati delle carte postali su cui veniva accreditato il reddito di cittadinanza della sessantenne.
Le indagini sono rese più complicate dal fatto che la storia di Rosa Bechere s’intreccia con un omicidio avvenuto a Olbia: la sessantenne è la compagna di Davide Iannelli, detenuto nel carcere di Bancali, a Sassari, per avere ucciso, bruciandolo vivo, il vicino di casa Tony Cozzolino, nel marzo dello scorso anno.