Le stime delle Nazioni Unite tagliano la linea di un nuovo record. Il grande boom asiatico, secondo proiezioni future, potrebbe però essere superato dalla crescita improvvisa del continente africano
“Il 15 novembre il mondo raggiungerà un grande traguardo non appena la popolazione raggiungerà gli otto miliardi di persone”, così il sito dell’Onu nella sua sottosezione per la Popolazione – UNFPA – lancia la notizia. Una Terra sempre più animata e abitata, un record che era in previsione da tempo, ma che solamente nella giornata di ieri si è concretizzato.
La data era stata fissata dalle Nazioni Unite già qualche mese fa sulla base di calcoli e proiezioni statistici. Tanti i fattori che hanno contribuito alla crescita esorbitante degli ultimi decenni come il benessere economico raggiunto, soprattutto nelle potenze mondiali, e un’aspettativa di vita più lunga, con condizioni igienico-sanitarie migliori.
Le Nazioni più popolose
I continenti trainanti nell’esplosione della popolazione mondiale sono l’Asia e l’Africa, così come si legge nel rapporto del UNFPA. Seguendo il tasso di crescita annuo che questi territori portano con sé, ci si aspetta che si possa raggiungere i 9 miliardi entro il 2037.
In Asia, il il grande sorpasso dell’India, attualmente con 177 milioni di persone, surclasserà la megapopolata Cina, che comunque rimane la seconda in lizza. Pechino e New Dehli insieme rappresentano circa un terzo del totale.
Le recenti politiche attuate nel continente asiatico – la legge del figlio unico in Cina è l’esempio più evidente – hanno fatto sì che nelle regioni dell’Estremo Oriente si sia sviluppata negli anni una maggiore presa di coscienza sulla natalità. È per questo che, nelle stime future, si prevede un rallentamento del trend di crescita della popolazione proprio nelle zone che oggi hanno contribuito maggiormente ad abbattere il nuovo record.
Discorso simile per l’Europa e il Nord America, che nel 1960 rappresentavano circa un quarto del totale della popolazione. Oggi il trend di crescita è in netto calo, vicinissimo allo zero percentuale.
Attenzione al continente africano
L’esplosione futura della popolazione mondiale potrebbe portare sotto la lente di ingrandimento il continente africano, che oggi è ancora relativamente poco abitato. Si parla attualmente di 1,4 miliardi persone: il corrispettivo dell’Europa, che in termini territoriali è nettamente più piccola.
Per capire gli scenari futuri, tuttavia, è utile guardare al tasso di natalità dell’Africa. Se la percentuale mondiale si attesta attorno al +0,8%, questi territori, specie quelli della zona subsahariana, registrano un’esorbitante percentuale del 2,5%, di gran lunga più alta rispetto al trend del resto del pianeta.
E dunque, secondo le stime dell’UNFPA, proseguendo in questa direzione, verso la fine del decennio 2060, l’Africa potrebbe essere definitivamente il continente più popolato del mondo. Scadenza al 2100, quando le Nazioni Unite stimano che le zone del Sahara toccheranno i 3,44 miliardi di essere umani, più del numero attuale di persone in Cina e India.