“Starbase, Texas, è finalmente un vera città!” ha annunciato Elon Musk in un post su X. E’ nato ufficialmente il comune Starbase, un’area di 3,9 chilometri quadrati che trasforma un angolo remoto del Texas in una cittadina di dipendenti.
Il nuovo comune prende il posto di Boca Chica Village, piccola comunità costiera diventata negli ultimi anni il centro operativo di SpaceX. A ribattezzarla “Musk City” sono stati già in molti e non a caso: oltre la metà dei suoi 283 residenti sono dipendenti dell’azienda SpaceX.
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La votazione e la città Starbase
La votazione sull’incorporazione è stata una formalità. Su 283 elettori, ben 173 hanno espresso parere favorevole, mentre solo 4 si sono detti contrari. Sarebbero bastati 143 voti per il via libera, risultato già previsto come “statisticamente impossibile da ribaltare“, secondo quanto dichiarato alla NBC da Remi Garza, amministratore elettorale della contea di Cameron.
Con l’approvazione della misura, Starbase diventa una municipalità di Tipo C, categoria riservata ai comuni con meno di 5.000 abitanti, che consente agli amministratori locali di esercitare poteri su pianificazione urbana, tassazione (fino a un’aliquota dell’1,5% sulla proprietà) e gestione dei servizi locali.
La città nasce come idea già dal 2021 con due obiettivi principali: base per il turismo spaziale e per l’invio degli astronauti su Marte. Il primo sindaco sarà Bobby Peden, vicepresidente di SpaceX, eletto senza opposizione insieme a due commissari, anch’essi residenti locali.
Le critiche e la possibile evoluzione
Starbase è un caso unico: un comune costruito attorno a un’impresa, con la popolazione composta quasi per la totalità da suoi dipendenti e una governance legata agli interessi aziendali. Questo nuovo modello di città pone degli interrogativi sui concetti di democrazia, sostenibile e ruolo del settore privato nella gestione del territorio.
Un disegno di legge in fase di approvazione al parlamento del Texas potrebbe concedere al nuovo comune la facoltà di chiudere temporaneamente l’autostrada locale e limitare l’accesso alla spiaggia di Boca Chica e al parco statale adiacente durante i lanci dei razzi, a vantaggio delle operazioni aziendali. La mossa aiuterà le attività di Musk.
Come riportato dal The Guardian, il gruppo di attivisti South Texas Environmental Justice Network ha organizzato proteste per opporsi all’incorporazione. “La spiaggia di Boca Chica è pensata per la gente, non per essere controllata da Elon Musk“, ha dichiarato l’organizzazione sul suo sito web. “Per generazioni, i residenti hanno visitato la spiaggia di Boca Chica per pescare, nuotare, divertirsi, e la tribù Carrizo/Comecrudo ha legami spirituali con la spiaggia. Dovrebbero poterne mantenere l’accesso“.
Questa prospettiva ha sollevato preoccupazioni tra gli ambientalisti, già critici per l’impatto ambientale delle attività di SpaceX, che hanno ribadito l’impatto sulla fauna selvatica circostante, l’aumento di inquinamento luminoso e dei detriti provenienti dai lanci dei razzi.
L’azienda è già stata multata nel 2024 per quasi 150.000 dollari a causa dello scarico illecito di acque reflue dall’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti e dalla Commissione per la qualità ambientale del Texas.
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