Il neoeletto primo ministro del Canada, Mark Carney, potrebbe incontrare il presidente Usa, Donald Trump, alla Casa Bianca già il prossimo martedì. Lo confermerebbero alcune fonti alla testata americana Bloomberg, ma sembrerebbe che i dettagli dell’incontro siano ancora in fase di definizione. Non sembra comunque impossibile pensare che gran parte del colloquio possa essere concentrato sui dazi statunitensi.
Il Canada è uno dei Paesi maggiormente colpito dall’aumento delle tariffe e soprattutto uno dei primi ad essersi ribellato alla decisione Usa, chiedendo che ogni dazio venga ritirato, pena l’inserimento di tariffe reciproche. Quello di martedì, quindi, potrebbe essere il primo incontro da quando Carney ha vinto le elezioni, lo scorso 28 aprile. Il liberale è riuscito a conquistare l’elezione, proprio a causa delle minacce economiche del Tycoon.
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Il primo ministro, subito dopo la conferma dell’elezione, ha lanciato un durissimo messaggio nei confronti dell’amministrazione americana, chiarendo che il Canada non potrà e non dovrà dimenticare “il tradimento americano” e che “il rapporto tra il nostro Paese e gli Usa è finito“. Nella stessa giornata, poi, sembrerebbe che i due leader abbiano avuto un confronto telefonico. Al momento, gli Usa hanno applicato dazi del 25% su numerosi prodotti canadesi ed Ottawa ha risposto con contromisure di circa 42 miliardi di euro.
I rapporti piuttosto tesi tra Usa e Canada
“Ho parlato con lui ieri e vuole fare un accordo: è stato molto gentile e mi sono congratulato con lui“, ha annunciato infatti il titolare della Casa Bianca, confermando quindi che entro la prossima settimana Canada e Usa potrebbero avere un primo accordo sulle tariffe. In ogni caso, il leader di Ottawa ha sostenuto ai microfoni della Bbc che la sua amministrazione è pronta ad un accordo con Washington, ma solo se questo effettivamente rispetterà le sue condizioni.
I rapporti tra i due leader, poi, sono piuttosto tesi a causa dei continui rimandi del presidente Usa alla possibilità che il Canada diventi il 51esimo Stato americano. “Non accadrà mai, in nessun caso. Né con noi, né con Panama, né con la Groenlandia“, ha spiegato Carney, mettendo sullo stesso piano le minacce del Tycoon in riferimento ai tre Paesi. Proprio queste parole del presidente avrebbero però aiutato Carney a raggiungere la vittoria e a battere i conservatori che solo pochi mesi fa avevano i consensi maggiori nel Paese.
Carney è un economista dal curriculum straordinario, soprattutto per quanto riguarda le gestione delle crisi economiche. Dirigente sia della Banca d’Inghilterra che della Banca del Canada ha affrontato la crisi del 2008 e quella della Brexit, riuscendo a riportare a galla anche le situazioni più catastrofiche. Proprio queste sue capacità avrebbero convinto la popolazione a votarlo, nella speranza di porre fine alla crisi dei dazi il più velocemente possibile.
Carney: “Il Canada è il principale cliente per 40 Stati americani”
Il primo ministro canadese, in risposta alle parole di Trump, ha voluto ricordare che il Canada è “il principale cliente per oltre 40 Stati americani“, in quanto fornisce agli Stati Uniti risorse strategiche come energia e fertilizzanti. Anche per questo, ma non solo, Ottawa “merita e chiede rispetto” e punta ad ottenerlo il prima possibile. Inoltre, come conseguenza degli attacchi Usa, uno degli obiettivi di Carney è quello di aprire i mercati canadesi anche ad altre realtà, come Ue e Regno Unito, al fine di diversificare le esportazioni e quindi rendere più sicuri gli investimenti commerciali.
Proprio per questo, il prossimo G7, che si terrà in Canada a giugno, sarà fondamentale per il futuro del sistema commerciale multilaterale. Secondo Carney, l’incontro metterà alla prova la coesione dei Paesi “più affini tra loro” in un contesto globale caratterizzato da crescenti tensioni protezionistiche.
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