Trump nega responsabilità crollo del Pil negli Usa: “È l’eredità di Biden”

L'ennesimo crollo di Wall Street unito al rallentamento del Pil, sceso dello 0,3% nel primo trimestre del 2025, mettono a dura prova il mandato di Trump. "L'età dell'oro Usa è appena iniziata", ha però ribadito il Tycoon, chiarendo che gli americani dovranno avere ancora un po' di pazienza prima di poter godere dei frutti delle sue operazioni

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Nel 101esimo giorno di amministrazione Trump, le Borse aprono in rosso a Wall Street. Un nuovo picco, dopo quello delle scorse settimane che ha fatto seguito all’annuncio dei dazi generalizzati contro l’Ue, il Canada, la Cina, il Messico e numerosi altri Paesi importatori negli Stati Uniti. Donald Trump, però, prosegue più che convintamente il suo piano, continuando a rassicurare gli americani sui successi del suo secondo mandato.

Ad aggravare la sua situazione, però, ci sarebbe anche il clamoroso -0,3% del Pil nel primo trimestre del 2025, causato da un boom delle importazioni, pari al +41,3%, dovuto al tentativo degli statunitensi di far fronte all’eventuale aumento dei prezzi dovuto ai dazi. Si tratta della prima contrazione dell’economia americana dal 2022 e soprattutto di un durissimo colpo contro la retorica di Trump, che continua a decantare l’inizio di un’età dell’oro che però non sembra arrivare mai.

Il Tycoon, però, non si lascia scoraggiare e ricorda ai suoi cittadini come questi dati non tengano in considerazione il periodo dal 2 aprile in poi, ovvero dall’entrata in vigore dei primi dazi statunitensi. Il “giorno della liberazione“, come lo ha ribattezzato lo stesso presidente, dovrebbe rappresentare l’inizio vero e proprio della rinascita economica degli Stati Uniti. Per quanto riguarda il periodo precedente, dunque, i crolli in borsa e il rallentamento delle produzioni sarebbero in realtà una diretta conseguenza delle azioni compiute dal predecessore di Trump.

Trump: “L’età dell’oro Usa è appena iniziata”

Si tratta dell’eredità di Joe Biden, nulla a che fare con le tariffe“, ha spiegato il miliardario su Truth, lasciando trapelare una certa rabbia per le accuse a lui mosse. La ripresa dell’economia è stato un cavallo di battaglia della campagna elettorale del leader repubblicano, che ha promesso ai cittadini statunitensi di riportare il Paese ai vecchi fasti, convincendo le industrie delocalizzate, comprese quelle estere, a tornare a produrre negli Stati Uniti.

Un piano che comunque avrebbe obiettivi a lungo termine e per cui Trump ha già invitato la popolazione ad avere pazienza. In ogni caso, i dati poco incoraggianti di queste settimane avrebbero provocato un crollo nei consensi del presidente, consapevole che tra soli due anni sarà costretto a sottoporsi alle elezioni di metà mandato. Un banco di prova a cui Trump dovrà arrivare con buona parte dei repubblicani ancora dalla sua parte, onde evitare di dover dare addio al suo sogno troppo prematuramente.

A preoccupare, ora, sono le conseguenze che l’entrata in vigore dei dazi potrebbe portare. Ad oggi non è stata raggiunta alcuna intesa con i Paesi colpiti dall’aumento delle tariffe e Trump continua ad aspettare pazientemente il prossimo passo. Intanto, prosegue con il suo tentativo di rendere partecipe la popolazione della sua soddisfazione. “L’età dell’oro per l’America è appena iniziata“, “Nulla ci fermerà” e “Grazie ai dazi le aziende stanno tornando a investire negli Stati Uniti“, sono solo alcuni dei messaggi che Trump ha pubblicato in questi giorni.

In ogni caso, le conseguenze positive delle sue azioni sembrano tardare ad arrivare e la popolazione americana potrebbe ben presto esaurire la sua pazienza. Consapevole che la strategia di continuare a scaricare le colpe su Joe Biden potrebbe avere vita breve, Trump ha cercato anche di spostare l’attenzione su altri settori affrontati nel corso dei primi 100 giorni del suo mandato. Dalla gestione dell’immigrazione, con gli arrivi al confine con il Messico che sarebbero crollati del 99,9%, passando per il calo dell’inflazione, il Tycoon cerca di riconquistare qualche consenso e soprattutto guadagnare tempo in attesa di tempi migliori.

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