Crosetto su dazi e alleanze con gli Usa: “Meloni con Trump ha portato a casa un grande risultato”

"L'Occidente è la parte di mondo che sta difendendo ormai da decenni valori che, da altre parti, non sono nemmeno considerati valori", ha aggiunto, rivendicando quindi l'importanza di questa attività. Affinché questo processo sia portato avanti, però, non bastano gli sforzi di Meloni, ma bisogna anche ripensare le scelte del passato

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Dazi, difesa e i successi di Giorgia Meloni. Questi sono i tre argomenti che ha affrontato con sicurezza il ministro Guido Crosetto, a margine di una visita a bordo dell’Amerigo Vespucci, commentando l’incontro del premier con il presidente americano Donald Trump e la  visita a Roma del vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance. Tre argomenti attualissimi, che sembrano riportare l’Italia al centro dello scenario europeo, anche se non sempre per i migliori dei motivi.

Guido Crosetto ne è consapevole, così come ha cognizione delle difficoltà che il suo ruolo è costretto ad affrontare all’interno di questo periodo di crisi. “Io faccio il peggior lavoro del mondo nel peggior periodo degli ultimi 80 anni“, ha infatti dichiarato, per poi sostenere che le sfide impossibili non spaventano mai Fratelli d’Italia, ovvero un “partito che ha iniziato da zero fino ad arrivare a governare il Paese con Giorgia Meloni che si siede davanti a Trump, non molla di una riga e porta a casa un grande risultato“.

Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio

Ora, però, l’obiettivo è quello di capire come affrontare i due macro temi che Trump e Meloni hanno discusso nello studio ovale: dazi e difesa. Si tratta di due argomenti piuttosto spinosi per l’Italia che, da un lato, affronta una crisi energetica e industriale, e, dall’altro, si trova a dover decidere che posizione assumere in tema di riarmo e spese militari. Sulla questione dei maggiori investimenti nel settore della difesa, poi, Crosetto sembra non avere dubbi. “Le spese per la sicurezza e la difesa sono investimenti con ritorni industriali” e in quanto tali sono utili al Paese e rappresentano un importante fattore di crescita.

Crosetto: “Per i dazi non dobbiamo chiudere i rapporti con i nostri alleati”

Il ministro della Difesa ha sostenuto che ora l’Italia e l’Europa devono muoversi passo dopo passo sul tema dei dazi, senza strappare o prendere decisioni che possano mettere in discussione il rapporto degli Usa con l’Ue. “Gli Stati Uniti sono stati i nostri alleati negli ultimi 80 anni e devono esserlo nei  prossimi 80 anni“, ha spiegato Crosetto, chiarendo che l’obiettivo finale dell’intera trattativa non è tanto quello di salvaguardare la filiera produttiva europea, ma la protezione dell’unità dell’Occidente stesso.

L’Occidente è la parte di mondo che sta difendendo ormai da decenni valori che, da altre parti, non sono nemmeno considerati valori“, ha aggiunto, rivendicando quindi l’importanza di questa attività. Affinché questo processo sia portato avanti, però, non bastano gli sforzi di Meloni, ma bisogna anche ripensare le scelte del passato. Il ministro fa riferimento alla decisione di dislocare in Cina tutte le produzioni, chiarendo che questa decisione avrebbe portato ad un vantaggio “dal punto di vista dei prezzi“, ma al contempo “ha distrutto parte delle industrie dell’Occidente“, che ora vanno quindi ricostruite.

Inoltre, non è da trascurare il discorso della distribuzione della ricchezza. Secondo Crosetto, e non solo, al momento in Occidente vi sarebbe uno squilibrio nella distribuzione dei beni, su cui Usa e Ue devono collaborare al fine di creare “regole mondiali che riequilibrino la situazione“. Si tratta quindi di obiettivi che possono essere portati avanti grazie alla collaborazione tra Europa e Stati Uniti, che in questi giorni il premier Meloni ha cercato di difendere con il suo viaggio a Washington. Resta ora da capire quanto sia stato efficace.

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