Antichi Telai 1894

Telegram, Durov si sfoga: “Salviamo l’internet libero”

Durov, fondatore di Telegram, ha deciso di fare un appello importante in occasione del suo 41esimo compleanno: "Oggi non festeggerò. Il tempo per me sta finendo. Il tempo per tutti noi sta finendo"

2 Min di lettura

In occasione del suo 41esimo compleanno, Pavlov Durov, fondatore di telegram, ha voluto lanciare un appello affinché “venga salvato l’internet libero”. Secondo lui, infatti, c’è sempre più controllo dell’informazione ed è sempre più difficile usare internet liberamente.

Telegram, Durov: “Il tempo per me sta finendo”

Compio 41 anni, ma non ho voglia di festeggiare. La nostra generazione ha ancora poco tempo per salvare l’Internet libero costruito per noi dai nostri padri”, così Durov ha iniziato il suo lungo sfogo.

Poi ha aggiunto: “Paesi un tempo liberi stanno introducendo misure distopiche come le identità digitali (Regno Unito), i controlli sull’età online (Australia) e la sorveglianza di massa dei messaggi privati (Unione Europea)“, con tono preoccupato.

E ancora: “In Germania, chi osa criticare i funzionari pubblici su Internet viene perseguitato. Nel Regno Unito, migliaia di persone vengono incarcerate per i loro tweet. In Francia, i leader tecnologici che difendono libertà e privacy sono sotto inchiesta penale“.

Poi l’appello alle nuove generazioni: “La nostra generazione rischia di passare alla storia come l’ultima ad aver conosciuto la libertà, e ad averla lasciata portar via. Ci hanno venduto una menzogna. Ci hanno fatto credere che la più grande battaglia della nostra epoca fosse distruggere tutto ciò che i nostri antenati ci hanno lasciato: la tradizione, la privacy, la sovranità, il libero mercato e la libertà di parola. Tradendo l’eredità dei nostri padri, ci siamo messi su un cammino di autodistruzione, morale, intellettuale, economica e, alla fine, persino biologica. Quindi no, oggi non festeggerò. Il tempo per me sta finendo. Il tempo per tutti noi sta finendo”.

Un appello disperato quello di Durov Pavlov che teme per il futuro della libertà di pensiero su Internet e spera che questo sue parole possano scuotere l’opinione pubblica affinché si spinga a risolvere il problema e a non rassegnarsi a questa situazione.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo

Avvertenza legale sulle immagini

Alcune delle immagini pubblicate all’interno di questa testata giornalistica sono tratte da fonti online liberamente accessibili. Tali immagini non sono in alcun modo utilizzate per finalità commerciali e i relativi diritti restano di esclusiva titolarità dei rispettivi aventi diritto.

Nonostante le verifiche preventive effettuate dagli autori (incluse, a titolo esemplificativo, l’analisi di metadati, Exif, watermark, loghi o altri segni distintivi), qualora la pubblicazione di un contenuto grafico dovesse risultare lesiva di diritti di proprietà intellettuale o di altri diritti soggettivi, la redazione, su richiesta del titolare, si impegna a rimuoverlo immediatamente o, ove richiesto, a indicarne correttamente l’attribuzione.

Eventuali segnalazioni possono essere inoltrate all’indirizzo e-mail: proprietaintellettuale@ildifforme.it.

In caso di accertata violazione, la redazione adotterà senza indugio ogni misura necessaria alla cessazione della stessa.