Life is Strange è una serie di videogiochi che conta milioni di appassionati in tutto il mondo. La caratterizzazione di personaggi affascinanti, unita a trame che affrontano apertamente argomenti moderni e delicati (depressione, suicidio, temi LGBTQ+…) hanno reso la saga estremamente popolare. Eppure, mentre lavoravano al prossimo capitolo, alcuni sviluppatori dello studio Deck Nine si sono imbattuti in una situazione sconcertante, che potrebbe minare profondamente la popolarità dello studio e dei suoi prodotti nel prossimo futuro, ovvero l’inserimento di simboli nazisti all’interno del videogioco.
Il paradosso di Life is Strange: dai diritti umani ai simboli nazisti
Secondo quanto riportato da IGN, inizialmente gli sviluppatori avrebbero notato un riferimento al numero 88 e segnalato il problema ai loro superiori, presumendo che si trattasse di un errore innocente. Tuttavia, nelle settimane successive, sono stati scoperti altri segni ed etichette nell’universo di gioco, come riferimenti a un meme razzista, il numero 18, e alla runa Hagal. Questa scoperta ha generato preoccupazioni tra il personale, che ha iniziato a temere che qualcuno stesse inserendo deliberatamente questi simboli di odio nel gioco.
L’immaginario nazista risulta inappropriato nella maggior parte dei contesti videoludici, ma all’interno di un titolo come Life Is Strange la dissonanza è particolarmente preoccupante. La serie è stata lodata fin dal suo inizio per i suoi ritratti di individui emarginati, arrivando ad ottenere premi importanti del settore come il Games for Impact ai Game Awards nel 2021 e un GLAAD Media Award come miglior videogioco. Data questa reputazione, gli sviluppatori si aspettavano che qualsiasi segno di incitamento all’odio fosse immediatamente rimosso e indagato a fondo. Tuttavia, con il passare delle settimane, la direzione dello studio è rimasta in silenzio, e i dissidi tra il personale sono aumentati.
Deck Nine: tra bullismo e orari di lavoro in sostenibili
A quanto pare, non sarebbe il primo caso di comportamenti inopportuni da parte dei membri dello staff. Secondo diverse fonti anonime, tra attuali ed ex dipendenti di diversi dipartimenti, la direzione di Deck Nine avrebbe permesso che una cultura del lavoro tossica si radicasse nello studio per lungo tempo: i dirigenti avrebbero protetto numerosi membri aggressivi, incoraggiando mobbing e bullismo.
Se ciò non bastasse, lo studio è stato accusato anche di aver sottoposto i propri dipendenti a carichi di lavoro esagerati. È risaputo che lo sviluppo di un videogioco non sia mai un gioco da ragazzi, ma durante la produzione di Life is Strange: Before the Storm, si sarebbe verificato un periodo di intensa attività lavorativa che spesso comportava lunghe ore di lavoro e pressione costante, portando alcuni impiegati a lamentarsi di aver lavorato dalle 70 alle 80 ore settimanali per un intero mese.
Buona parte delle problematiche sarebbero nate a seguito della collaborazione tra Deck Nine e il famoso studio Square Enix (Final Fantasy, Kingdom Hearts, NieR Automata…), che avrebbe imposto dei tempi estremamente limitati per il raggiungimento dei vari obiettivi, nonostante le obiezioni degli sviluppatori. Inoltre, tale collaborazione sarebbe presto diventata disfunzionale, proprio a causa dei diversi punti di vista dei due team sulla gestione della creatività e dei temi sensibili rappresentati nel prodotto. Fonti anonime hanno rivelato che Square Enix sembrava riluttante o addirittura ostile a idee e temi che i fan di Life Is Strange apprezzano, in particolare, la rappresentazione della comunità LGBTQ+, che per Square Enix risulterebbe essere troppo esplicita.