Chi decide di acquistare un Macbook è alla ricerca di un prodotto affidabile e performante: la scocca in alluminio lo rende resistente e duraturo e offre al cliente una sensazione di solidità e robustezza, il display garantisce colori vividi e risoluzione elevata, mentre touchpad e tastiera risultano precisi e funzionali. Grazie alle sue innumerevoli doti il Macbook Apple si è costruito nel tempo una vasta e solida reputazione, tant’è che questo prodotto ha un valore di rivendita molto elevato, fatto che lo rende un investimento a lungo termine sicuro.
Macbook, una garanzia per i professionisti
Esistono anche altre caratteristiche, più specifiche, che spingono all’acquisto di un Macbook: per moltissimi utenti (circa il 35% secondo uno studio di Revenue) il Macbook è uno strumento di lavoro; questo significa che si tratta di un laptop che può garantire performance elevate, sia grazie all’ottimizzazione per macOS di molte applicazioni professionali, specialmente in ambito creativo, nei settori del design e della progettazione, sia in virtù della qualità dell’hardware. A questo si aggiunga inoltre il costante aggiornamento dei software per macOS, che permette di mantenere i dispositivi sicuri e avere tutte le nuove funzionalità.
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Insomma, acquistando un Macbook, avremo prestazioni top di gamma, un laptop longevo e resistente, con un design minimale ed elegante e un pacchetto software ottimizzati per OS e sempre aggiornati! Tuttavia, se vogliamo che il nostro Mac mantenga sempre prestazioni elevate, dobbiamo anche noi fare la nostra piccola parte.
Prestazioni sempre al top
Uno dei problemi che cruccia maggiormente gli utenti, sia che si tratti di PC, tablet, telefoni o altro ancora (questo vale per ogni tipo di hardware) è il calo delle prestazioni dovuto alla saturazione della memoria interna (SSD). Nel corso del ciclo vitale del PC vengono scaricati continuamente nuovi programmi e file, gran parte dei quali verrà eliminata, mentre altri software e altri dati ne prenderanno il posto e così via. Questa operazione apparentemente semplice e innocua nasconde in realtà alcune insidie: infatti, eliminare correttamente, ovvero in modo efficiente, software o file di cui non abbiamo più bisogno, non è un’operazione scontata e richiede una piccola conoscenza del funzionamento di base di un PC.
Il consiglio per MacBook è quello di affidarsi a un software specifico capace di eliminare efficacemente dalla memoria i file, senza lasciare residui che, accumulandosi, sarebbero responsabili di un rallentamento sensibile. Trascinando semplicemente l’icona nel cestino, infatti, non eliminiamo completamente il file, ma lasciamo una serie di file residui sparsi in varie cartelle del sistema, tra cui, file di configurazione, dati temporanei e cache, librerie o componenti condivisi ed estensioni o plugin installati in altre applicazioni.
Uno dei metodi per eliminare anche questi file residui, liberando in modo efficace e completo spazio su disco, consiste nell’utilizzare stringhe di comando, ma questa opzione richiede una conoscenza profonda dei comandi del terminale, la cui sintassi è complessa e articolata, e anche in questo caso, non ci tutela da eventuali errori che potrebbero avere conseguenze nefaste per gli altri software installati.
Possiamo senza dubbio dichiarare che il metodo migliore, per precisione, semplicità ed efficacia è quello di servirsi di un software dedicato: questa semplice operazione ci consentirà di avere un Macbook sempre performante e tutto lo spazio su disco di cui abbiamo bisogno per installare nuovi software.
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