In Italia, la mancanza di Jannik sul campo è una perdita devastante, considerando il ruolo che riveste nel panorama tennistico nazionale. Personalmente, sia come appassionato dello sport che come suo collega, mi pervade una profonda tristezza per questa situazione, perché Jannik meritava di competere qui, nel suo paese.
Concludendo la conferenza stampa, Rafa Nadal ha riflettuto sull’assenza forzata di Sinner e Alcaraz, nonché sugli infortuni che continuano a flagellare anche giovani promesse come loro. Ha chiarito che gli infortuni sono sempre stati una costante nel mondo dello sport, e nulla è cambiato in proposito. Tuttavia, è difficile non notare la coincidenza che due dei migliori talenti si siano infortunati simultaneamente.
Nadal ha affrontato senza mezzi termini le cause degli infortuni, sottolineando che spingere il corpo al limite, il gioco sempre più veloce e le superfici più rigide contribuiscono alla loro frequenza. Inevitabilmente, il lato economico gioca un ruolo importante: giocatori e tornei vogliono massimizzare i guadagni, e talvolta ciò significa sacrificare la salute atletica.
Egli stesso ha sperimentato l’amarezza degli infortuni che hanno compromesso la sua partecipazione a numerosi tornei cruciali nel corso della carriera. Tuttavia, Nadal riconosce la realtà di questa dinamica e la accetta senza riserve, guardando avanti con speranza.
Nel frattempo, rivolge i suoi migliori auguri a Jannik e a Carlos, auspicando di incontrarli in forma al Roland Garros e testimoniare il loro talento sulla terra rossa parigina.