Si è conclusa la prima assemblea della storia della Juventus presieduta da Gianluca Ferrero, che nello scorso dicembre ha sostituito Andrea Agnelli come volto alla guida della Vecchia Signora. Nella cornice dell’Allianz Stadium, gli azionisti non solo hanno approvato l’aumento di capitale da 200 milioni, ma anche il bilancio, che ha fatto registrare una perdita di 123 milioni di euro. Una cifra più contenuta rispetto al recente passato, che ha visto i bianconeri invischiati in due filoni di indagine: quello per le cosiddette plusvalenze fittizie e quello sulla manovra stipendi.
Ferrero ha commentato entrambe di fronte a piccoli e grandi azionisti della Juventus: “Società passiva nel ricevere condanne? A me hanno insegnato che le sentenze si rispettano. Per le plusvalenze ci siamo rivolti agli avvocati migliori e dal -15 in classifica siamo passati al -10. Manovra stipendi? Abbiamo optato di pagare e chiudere la questione: con la UEFA rischiavamo 2-3 anni fuori dalle Coppe. E non possiamo permettercelo”.
Ferrero e la Superlega: “La Juventus ha fatto come le altre”
Un altro punto toccato all’interno dell’assemblea degli azionisti della Juventus da parte del presidente Ferrero riguarda l’addio alla Superlega da parte del club bianconero: “Abbiamo fatto come le altre squadre, che hanno progressivamente abbandonato nei giorni successivi all’accordo. Tutte avevano aderito, tranne una che non è mai entrata: l’Inter. Attendiamo la sentenza del 21 dicembre e, come tutti gli altri, ne aspetteremo gli effetti”.
A proposito di Coppe, dopo l’anno di Purgatorio certificato dall’esclusione alla Conference League attualmente in corso, la Juventus ha come obiettivo minimo la qualificazione in Europa in vista della prossima stagione. Una situazione che l’attuale chairman vive con spinto ottimismo: “Sono sicuro che il prossimo anno torneremo a giocare le Coppe. La Juve è in salute, corre e domenica avrà davanti a sé un match straordinario”. Si gioca infatti contro l’Inter e in caso di successo, la Vecchia Signora balzerebbe in vetta alla classifica di Serie A a +1 sui rivali storici.
Juventus, l’ultimo scoglio è Ronaldo
A livello giudiziario, come ribadito dallo stesso Ferrero, la Juventus si è lasciata alle spalle tutti i procedimenti della stagione sportiva 2022/23. Un ultimo scoglio da aggirare riguarda la presunta porzione di stipendio non corrisposta a Cristiano Ronaldo in piena pandemia Covid, corrispondente a 19,9 milioni di euro. Nei giorni scorsi è stata rinviata la sentenza definitiva al mese di aprile 2024, poiché la società bianconera non avrebbe intenzione di scendere a compromessi. Sostiene con fermezza, infatti, di non dover nulla al fenomeno portoghese, che ha vestito la casacca del club più titolato d’Italia dal 2018 al 2021.