La Roma schianta il Bodo (4-0) e si prende la qualificazione tanto agognata. Super Zaniolo con una tripletta manda avanti i giallorossi
La Roma nel delirio dello Stadio Olimpico, tutto esaurito come di consueto in questa stagione, ha domato le velleità del Bodo vincendo per 4-0 e conquistando la tanto ambita semifinale di Conference League.
Decisiva la tripletta di Zaniolo, dopo il gol in avvio di Abraham, che manda la Roma al turno successivo. Mourinho applaude tutti e si gode il trionfo, incontrerà il Leicester di Rodgers nella semifinale.
Le scelte
Mourinho cala la sorpresa: Zaniolo dal 1‘. Una mossa che poi, a conti fatti, si rivelerà decisiva, quella del tecnico portoghese, che ha preferito più fisicità in zona offensiva, riempiendo il centrocampo non solo di forza e presenza fisica, Cristante leader indiscusso in questo, ma anche di qualità.
Da qui la scelta di arretrare Mkytharian con Pellegrini unico trequartista dietro Zaniolo ed Abraham. Confermati Zalewski e Karsdorp sugli esterni, col terzetto difensivo composto da Ibanez, Smalling e Mancini, impegnati a difendere la porta di Rui Patricio.
Nel Bodo, squalificato mister Knutsen che assiste al match dalla tribuna, recuperato Solbakken ma perso Pellegrino, uscito malconcio dalla sfida di campionato ed escluso dall’undici di partenza.
Il primo tempo, tris giallorosso
La Roma parte forte nella partita più importante della stagione, almeno fino ad ora, guadagna un calcio d’angolo dopo 4’ e dagli sviluppi dello stesso, l’attaccante Abraham, da vero rapace d’area di rigore, segna il gol del vantaggio capitolino, sfruttando la respinta difettosa di Haikin sul tiro cross di Zaniolo. La Roma non intende calare d’intensità e, spinta dal tifo incessante del suo pubblico, continua a macinare gioco ed occasioni.
Mkytharian sfiora i pali della porta avversaria al 13’, Abraham manca l’appuntamento col gol pochi minuti dopo e al 17’ Pellegrini vede la sua conclusione a botta sicura respinta da Haikin dopo un assist al bacio di Karsdorp. Al 22’ il Bodo capitola per la seconda volta, magistrale azione della Roma che tramite uno scambio rapido sulla trequarti avversaria fra Cristante, Abraham e Pellegrini, libera Zaniolo. Il 22 giallorosso, solo davanti ad Haikin, lo infila con un bel sinistro rasoterra.
È un tripudio giallorosso ma la festa è appena iniziata.
Al minuto 28 dopo un contropiede perfettamente condotto, Zalewski libera Zaniolo per la seconda volta davanti ad Haikin, pallonetto morbido e tris della Roma che vede la semifinale. I giallorossi, a questo punto, abbassano i ritmi e muovono velocemente il pallone, cristallizzando il proprio controllo della gara.
Finisce la prima frazione con un tiro di Pellegrini, al minuto 40, cui Haikin vi si oppone in maniera molto arrangiata ma efficace.
Il secondo tempo, ancora Zaniolo e Roma sul velluto
Ci si aspetterebbe una Roma guardinga ed un Bodo ultra offensivo, all’alba del secondo tempo. In realtà il copione non cambia, la Roma si compatta nella sua metà campo ma con due tocchi, massimo tre, infila alle spalle la difesa norvegese, mai come stasera in confusione, costruendo palle gol molto interessanti.
Al 48’ pronti via e Zaniolo si inventa, dopo un lancio quasi di mero alleggerimento di Cristante, il gol numero tre della sua partita. L’Olimpico esplode e la sensazione di essere ormai con un piede e mezzo in semifinale è più che mai tangibile fra i tifosi della Roma.
La partita scorre inesorabile, Mourinho richiama in panchina Zaniolo, Pellegrini e Abraham, le cui richieste di cambio dovute alla stanchezza provata in queste ultime gare, inserendo Carles Perez, Afena e Sergio Oliveira. Nessuna emozione fino al fischio finale che arriva dopo 4’ di recupero e manda in visibilio il pubblico giallorosso che può festeggiare, insieme alla propria squadra, la conquista della semifinale di Conference League.
Il post partita
Al termine dell’incontro lo Special One ha parlato di microfoni di Sky mostrandosi parecchio soddisfatto «Avevo parlato di fiducia e così è stato, sono contento perché sapevo che fossimo superiori al Bodo». Sulla partita un commento molto chiaro «La prestazione è stata perfetta, abbiamo avuto qualità in ogni giocata, fin dal primo minuto e questo fa la differenza -poi una battuta sul “gioco”- conta solo quando vinci, se perdi non giochi bene, mai».
Parole importanti anche a margine della prestazione di Zaniolo, il quale ha ringraziato il pubblico per la standing ovation riservatagli ma ha glissato sul futuro «Resto? Non lo so», il tecnico portoghese ha voluto sottolineare la sua prestazione «Zaniolo ha fatto una grande partita, io su di lui non ho dubbi. Purtroppo parlare di Nicolò è facile perché “vende bene”. Noi, però, avremmo bisogno che si discutesse meno della sua vita e delle sue prestazioni, dovreste lasciarlo sereno».
In chiusura una battuta sul Napoli e sul calendario «Lunedì affrontiamo una squadra in lotta per lo scudetto, non è mai facile il turno di campionato dopo la Conference League, specie se giochi contro il Napoli a casa sua».