Comandante, il film di apertura della Mostra di arte Cinematografica di Venezia 80, è disponibile da ieri 31 ottobre in tutte le sale cinematografiche italiane. Il film di Edoardo De Angelis, ripercorre la vicenda del comandante del sommergibile Cappellini che nel 1949 salvò 26 naufraghi belgi che trasportavano materiale bellico per il nemico, mettendo a repentaglio la vita di tutti gli uomini a bordo.
Una storia vera che, grazie anche ad un cast eccezionale, è pronto ad ammaliare tutta Italia. E perché no, tutto il mondo.
Comandante, la trama
Agli inizi della seconda Guerra Mondiale Salvatore Todaro, interpretato magistralmente da Pierfrancesco Favino, era al comando del sommergibile cappellini della Regia Marina. In una buia notte dell’ottobre 1940, mentre si trovavano nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico, si imbatterono in un mercantile di origine belga, il Kabalo, che improvvisamente aprì il fuoco contro il Cappellini. Dopo una breve ma intensa e violenta battaglia, il sommergibile riuscì ad affondare il mercantile a colpi di cannone.
Subito dopo l’abbattimento del nemico però Todaro decise di salvare i 26 belgi, che sarebbero sicuramente annegati in mezzo all’oceano, e li imbarcò sul suo sommergibile. In questo modo rischiò tuttavia di mettere in pericolo tutti i suoi uomini. Per trarre in salvo i naufraghi infatti dovette navigare per tre giorni in emersione rendendosi vulnerabile e attaccabile dalle forze nemiche.
Una volta sbarcati a Santa Maria, nelle Azzorre, il capitano del Kabalo chiese a Todaro perché si fosse esposto e avesse rischiato la vita per salvare dei nemici. e la semplicissima risposta del Comandante fu “Perché noi siamo italiani”.
