Addio al pianista Maurizio Pollini, maestro di fama internazionale

Questa mattina si è spento Maurizio Pollini, pianista e maestro di fama internazionale. La camera ardente si terrà al Teatro della Scala di Milano

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Ci ha lasciato il pianista Maurizio Pollini, scomparso all’età di 82 anni. Ne dà notizia il Teatro alla Scala di Milano, che piange la sua scomparsa, “Aggio a uno dei più grandi musicisti del nostro tempo e un riferimento fondamentale nella vita artistica del Teatro per oltre cinquant’anni“, si legge nella nota del Teatro milanese.

Addio al Maestro Pollini, pianista di fama internazionale

Nato a Milano nel 1942, era malato da tempo e per motivi di salute aveva cancellato gli ultimi concerti in programma. La camera ardente si terrà alla Scala, teatro a cui Pollini era molto legato. Sposato con la pianista Marilisa Marzotto, come lui allieva di Benedetti Michelangeli, lascia un figlio, Daniele, pianista e compositore.

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Diplomatosi al Conservatorio di Milano, dove studiò composizione, Pollini vinse nel 1960 il Concorso Pianistico Internazionale Frédéric Chopin a Varsavia. Successivamente si è perfezionato con Arturo Benedetti Michelangeli. Sin dalla metà degli anni ’60 ha incominciato a suonare in pubblico, cimentandosi con le maggiori orchestre europee, americane e asiatiche. Ha debuttato negli Stati Uniti nel 1968 ed ha compiuto la prima tournée in Giappone nel 1974.

Pollini, una vita dedicata alla musica

Il Teatro alla Scala ha diffuso con il comunicato una nota biografica del grande musicista. “Allievo di Carlo Lonati e Giorgio Vidusso, protagonista assoluto della scena concertistica internazionale fin dalla vittoria, diciottenne, al concorso Chopin di Varsavia nel 1960, Pollini è stato un interprete capace di rivoluzionare la percezione di autori come Chopin, Debussy e lo stesso Beethoven e promuovere con infaticabile dedizione l’ascolto delle avanguardie storiche, sopra a tutti Schönberg, e della musica d’oggi. Accanto alla sua grandezza di strumentista resta fondamentale la sua testimonianza sul ruolo stesso della musica, intesa come componente essenziale della cultura e della vita civile e come strumento di trasformazione della società“.

Considerato uno dei più grandi pianisti della nostra epoca, è particolarmente famoso per le sue interpretazioni di Beethoven, Schubert, Chopin, Schoenberg, e Webern. Ha frequentato spesso anche compositori del periodo classico, come Wolfgang Amadeus Mozart, romantico e tardo-romantico, in particolare Schumann, Liszt e Brahms. Ha inciso opere del repertorio classico e romantico che hanno ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali.

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