Roberto Vannacci andrà a Bruxelles? Di sicuro, si tratta solamente di una questione di tempo, forse giorni, al massimo settimane. Il generale della Folgore, il Parà del “Mondo al contrario” che ha agitato il Paese, è pronto a cambiare divisa. Sarà il candidato della Lega alle elezioni Europee.
Dovunque, o quasi ovunque nelle circoscrizioni, comanderà le truppe, sull’orlo dell’annuncio. Fategli un colpo di telefono e state pur certi che vi negherà tutto: è solo deformazione professionale del soldato, almeno finché l’annuncio non sarà ufficiale.
Ma l’ufficialità della candidatura più attesa e dibattuta del mondo leghista è vicina. E chissà se anche di questo, dei tempi e della coreografia dell’annuncio, ha discusso il generale avvistato venerdì scorso a via Bellerio, il quartier generale del Carroccio, come riportato dal Corriere della Sera.
Una candidatura nell’aria da tempo: da mesi vanno avanti gli scambi affettuosi tra Salvini e il militare-scrittore. Il suo nuovo lavoro letterario, “Il coraggio vince”, sembra essere il passaporto per la corsa europea. Ma è stata anche una scelta difficile. Vannacci ha un buon seguito nella base leghista.
Le critiche lanciate nel suo libro-evento, “Il mondo al contrario”, contro il cosiddetto politically correct, le critiche severe e borderline all’ideologia di genere, all’Islam, ai diritti civili, raccolgono un certo consenso. Ma dividono e alimentano discussioni anche nella Lega, soprattutto nel quartier generale del Carroccio.
Ed è giunto il momento di agire. Salvini ha deciso: ha bisogno di un campione di voti e Vannacci, così spera, potrebbe essere la scelta giusta. Sarà il leader, forse in tutte e cinque le circoscrizioni, dalle Alpi alle isole.
Ma non era questo il piano iniziale. “Il Capitano” aveva sperato fino all’ultimo nella candidatura di Luca Zaia alle Europee, convinto che avrebbe fatto la differenza. Ma niente. Il “Doge” non è interessato. Avanti con Vannacci, è la linea del circolo Salvini, nonostante le resistenze interne. Anche in Veneto sarà il capofila l’ex Parà. “Qui ci sono molti alpini, caserme, il generale ha il suo seguito”, spiega uno dei dirigenti del partito coinvolto nella candidatura.
Mentre si attende che si scopra il mistero della candidatura leghista di Vannacci, il generale continua il suo tour in Italia per presentare il libro. Tra applausi e proteste, chissà se il suo tour letterario incrocerà quello di Salvini con il suo nuovo libro-autobiografia, “Controvento” (Piemme), che il “Capitano” è pronto a lanciare con una grande presentazione a Milano, magari al Castello Sforzesco.
E mentre tutto questo accade, è stato presentato il ricorso al Tar Lazio per annullare e sospendere la sanzione disciplinare inflitta al generale. Obiettivo: confermare il diritto fondamentale del militare e dell’uomo di esprimere il proprio pensiero.