Le elezioni in Russia hanno diviso il governo Meloni. Ieri il leader della Lega, Matteo Salvini, ha rilasciato delle dichiarazioni che hanno sconcertato la politica italiana in merito alla rielezione di Vladimir Putin a capo del Cremlino: “Quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde“.
Delle affermazioni che cozzano con quanto detto dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il quale non ha esitato a ribadire come il plebiscito per Vladimir Putin è stato caratterizzato “da pressioni forti e anche violente“.
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Il silenzio assordante del Governo italiano
Alle dichiarazioni del leader del Carroccio le Istituzioni si sono chiuse in un silenzio a dir poco assordante. Dopo vittoria – quasi dire scontata – di Putin infatti, non è partita alcuna lettera da presidente a presidente. La posizione di Palazzo Chigi è più vicina a quella della Farnesina e lo stacco all’interno della coalizione del centrodestra è ormai evidente. La premier Meloni ad Agorà ha però sottolineato: “Quello che noi abbiamo fatto in questo anno e mezzo con la velocità con cui lo abbiamo fatto, e la chiarezza che abbiamo dimostrato in politica estera, tutto questo racconta di una maggioranza coesa“.
Le contestazioni al Governo Meloni
Dal Partito Democratico a Italia Viva, passando per la Sinistra Italiana e +Europa, le opposizioni criticano duramente le parole espresse dal vicepremier Salvini, a cui è seguita una nota della Lega, che afferma: “In Russia hanno votato, non diamo un giudizio positivo o negativo del risultato, ne prendiamo atto e lavoriamo (spero tutti insieme) per la fine della guerra ed il ritorno alla pace“. Si unisce alle critiche anche il dem Giuseppe Provenzano: “Con queste posizioni il Governo può mai essere credibile? E Meloni tace…“.
La posizione dell’Europa
Le dichiarazioni di Salvini non sono passate inascoltate dall’Europa. Nicolas Schmit, candidato di punta dei Socialisti Ue alle Europee afferma: “Dimostrano che l’estrema destra in Europa è amica di Putin“. Per la lituana Rasa Juknevičienė, vicepresidente del Ppe e responsabile per gli affari esteri il leader Lega “se ne vergognerà“. Immediate le posizioni della Casa Bianca, da Berlino e da Parigi, allineate sulla mancanza di libertà nelle elezioni russe mentre – come scrive l’Ansa – “Roma si esprime con il ministro degli Esteri. Silenzio dal Colle“.
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