Sgarbi, Meloni accetta le dimissioni: “Scelta corretta”

La vicenda Sgarbi si avvicina finalmente al suo epilogo. Dopo l'annuncio di dimissioni all'evento Ripartenza, arriva la risposta di Giorgia Meloni che sembra felice di accettarle

Redazione
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Venuta a conoscenza del desiderio di Vittorio Sgarbi di dimettersi dal suo incarico di Sottosegretario alla Cultura, il Premier Giorgia Meloni ha affermato che incontrerà il critico d’arte per accettare le sue dimissioni, definendo tale decisione una “scelta corretta“.

Ad appena due giorni di distanza dalle sue drammatiche dimissioni in pubblica piazza, Vittorio Sgarbi aveva ritrattato parzialmente la sua decisione. Eppure, non si sarebbe trattato del ripensamento di “un colpo di testa” come detto da Nicola Porro, quanto invece della necessità di una negoziazione con il governo prima dei saluti finali.

La nuova rivelazione è avvenuta durante un evento alla Borsa Internazionale del Turismo a Milano, dove Sgarbi ha dichiarato di essere “ancora sottosegretario alla Cultura, sia pure con annuncio di dimissioni“. La sua affermazione ha suscitato interrogativi sulla natura delle negoziazioni in corso e sulla sua effettiva permanenza nella carica.

Le controversie prima delle dimissioni

Le dimissioni di Sgarbi sono state precedute da un provvedimento dell’Antitrust, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha censurato le attività private e retribuite del critico d’arte, giudicandole incompatibili con il suo ruolo istituzionale. Nonostante la decisione dell’Antitrust, e l’annuncio di dimissioni, Sgarbi ha contestato apertamente la delibera dell’Autorità, affermando di aver fatto ricorso al Tar

La complicata situazione di Sgarbi è ulteriormente accentuata dalle indagini legali in corso su di lui. La Procura di Macerata sta indagando per un presunto riciclaggio di beni culturali legato a un dipinto rubato nel 2013, mentre a Imperia un fascicolo è stato aperto per l’esportazione illecita di un secondo dipinto, il “Concerto con bevitore”.

Le tensioni tra Sgarbi e Sangiuliano

La decisione di Sgarbi di annunciare le dimissioni è stata preceduta da un acceso scontro con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il quale aveva criticato Sgarbi per le sue attività di consulenza retribuite durante il suo mandato da sottosegretario

Le tensioni tra i due sembrano essere state un elemento fondamentale nella decisione di Sgarbi di dimettersi, infatti, durante il suo discorso di dimissioni, il critico aveva definito una mancanza di dignità la mossa del ministro di inviare alcune lettere anonime all’Antitrust senza prima parlarne con lui.

Nel frattempo, Sgarbi ha dichiarato di aver indirizzato la lettera di dimissioni a Giorgia Meloni, ringraziandola per la sua sensibilità e rispetto nella vicenda. Resta ora da capire che tipo di negoziazione ci sarà alla base delle sue dimissioni.

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