La segretaria del Pd Elly Schlein è al centro del mirino del centrodestra per non essersi esposta sulle polemiche che negli ultimi giorni hanno coinvolto il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il premier Giorgia Meloni. Secondo FdI e FI è vergognoso che la segretaria non prenda le distanze dagli aggressivi insulti mossi da De Luca alla premier durante la manifestazione a Roma contro l’autonomia differenziata.
Schlein fa scena muta sugli insulti di De Luca
“Cosa dice degli insulti che il governatore della Campania a rivolto alla premier Giorgia Meloni?” hanno chiesto i cronisti alla segretaria durante un evento a Vasto –Chieti- per la campagna elettorale delle elezioni regionali previste per il 10 marzo in Abruzzo. “Grazie ho già risposto sull’autonomia differenziata” Eppure la domanda era esplicitamente un’altra.
Con queste parole la segretaria del Pd, Elly Schlein, si esime dal commentare il siparietto che ha caratterizzato le proteste di Roma e che ha sollevato un polverone contro De Luca. L’intervista infatti non voleva vertere sul Ddl Calderoli ma sperava in una condanna o una presa di posizione sugli insulti rivolti da De Luca alla Meloni.
Gasparri (FI): “Che vergogna Schlein”
Il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, ritiene che tutto ciò sia inaccettabile: “Che vergogna la Schlein, capo di De Luca, che non prende le distanze dalle offese di questo guitto nei confronti del presidente del Consiglio“.
Foti (FdI): “Schlein ha glissato pavidamente”
“Considerata l’odierna visita elettorale del segretario Pd, Elly Schlein, in Abruzzo, viene da chiedersi cosa succederebbe se il governatore Marsilio l’apostrofasse “str…” commenta Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera “A domanda diretta, il segretario Pd Schlein ha preferito glissare pavidamente in merito agli insulti che il premier Meloni ha ricevuto da De Luca, imbarazzante compagno di merende della “ditta”, in riferimento alla mancata risposta della Schlein a Vasto.
Probabilmente Schlein sta facendo di tutto per evitare di farsi trascinare nell’oblio dei deliri di De Luca, soprattutto in un momento così delicato alla vigilia delle elezioni. Il circolo vizioso innescato da De Luca ha altri scopi perché le sue mire sembrano essere indirizzate ad avere un autorità ed un autonomia nel Mezzogiorno, costi quel che costi.