Fratelli d’Italia e Lega si battono per le regionali in Sardegna. La scesa in campo del partito della premier Giorgia Meloni non si arresta, neanche a scapito del Carroccio. Paolo Truzzu, il favorito da via della Scrofa, ha aspettato il passo indietro dell’attuale governatore, Christian Solinas – appoggiato da Matteo Salvini – per gridare: “Sarò presidente“.
Christian Solinas avrebbe lasciato campo aperto a Truzzu nella corsa alla presidenza della Sardegna per evitare così strappi nel centrodestra e salvaguardare l’unità della coalizione dopo il lungo braccio di ferro tra la presidente del Consiglio e il vicepremier.
Regionali Sardegna: il destino di Solinas
“Questa coalizione non ha una candidatura alternativa e unitariamente condivisa e oggi deve presentarsi con la stessa formula politica e con la guida di Christian Solinas“, si legge nella nota del Partito sardo d’Azione, di cui il favorito Lega è presidente. Dopo una riunione di quasi quattro ore, la direzione regionale del partito guidato dal presidente uscente della Regione Sardegna non converge sulla linea di Fdi e su Paolo Truzzu e resta in campo con il nome di Solinas.
Il messaggio è affidato a una nota e alle parole del presidente Antonio Moro: “Non esiste al momento alcuna altra candidatura condivisa unitariamente dalla coalizione, che giustifichi con motivazioni politiche un cambio. Questo tira e molla non aiuta nessuno, il compito della politica è dare l’esempio e mettersi a disposizione degli altri. Far capire che c’è qualcosa di più importante di un singolo“.
Un passo indietro che Solinas era pronto a fare lo scorso venerdì , ma Salvini gli avrebbe chiesto di tenere ancora il punto e di non ritirare la sua candidatura. Dal Carroccio sono arrivate parole pesanti: “Cosa ci danno in cambio?”. La ritirata non era poi così strategica visto che la Meloni non aveva accettato nessuna delle condizioni poste dagli alleati: la presidenza della Basilicata e l’okay per il terzo mandato dei presidenti di Regione.
Regionali Sardegna: “Una soluzione che soddisfi tutti”
Le distanze tra i partiti di maggioranza sulle regionali in Sardegna sono sempre più nette. L’incontro degli alleati potrebbe avvenire martedì prossimo mentre domani la Lega riunirà il Consiglio federale per parlare della strategia da adottare nelle amministrative. Non sarà semplice trovare una soluzione che accontenti tutti: da Fratelli d’Italia sale la tensione verso l’indisposizione della Lega che, dal suo canto, vede sgretolare la propria candidatura alle regionali.