Nel “campo largo“, per le elezioni Regionali in Sardegna del 2024, sembra esserci un restringimento. Non tutto il centro-sinistra è unito e, in particolare, non tutti sembrano voler sostenere Alessandra Todde, la vicepresidente del M5S appoggiata dal Movimento, Pd e altre forze progressiste. “Siamo una bella squadra, siamo pronti a lavorare insieme” ha dichiarato orgogliosa Todde per il sostegno ricevuto dal centro sinistra per queste elezioni.
Un grande in bocca al lupo è anche arrivato da Giuseppe Conte tramite social: “Alessandra Todde è da sempre un orgoglio per il Movimento 5 Stelle e da oggi è la candidata Presidente del campo progressista per cambiare il volto alla Regione Sardegna. Forza!“
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Una grande manager e imprenditrice. Una donna che nelle Istituzioni non si è mai risparmiata per tutelare le aziende e i lavoratori da viceministro dello Sviluppo Economico, in uno dei momenti più duri per l’Italia.
Alessandra Todde è da sempre un orgoglio per il Movimento 5… pic.twitter.com/ZOVeJkqgBo
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) November 9, 2023
Regionali in Sardegna, Soru non ci sta e si candida in autonomia
L’unica pecora nera del centro sinistra è Renato Soru che ha convocato un evento per sabato a Cagliari in cui dovrebbe annunciare la sua candidatura alle Regionali in Sardegna 2024 a cui guardano Progressisti, Liberali e +Europa.
I motivi che l’hanno spinto a decidere di scendere in campo in solitaria per le elezioni Regionali in Sardegna 2024 li ha spiegati in un’intervista sul quotidiano La Nuova Sardegna: “Ho partecipato alla nascita del Pd e ho creduto nell’idea che lo ha ispirato. Sono tra i 40 che hanno contribuito alla sua fondazione a livello nazionale. Ho fatto il presidente della Regione, sempre con un progetto da portare avanti, costruito attraverso decine di incontri pubblici, il dibattito e l’ascolto. Ora sono ancora iscritto al Pd, anche se non faccio parte degli organi dirigenti”.
“Osservo sconfortato – continua – come il Pd abbia rinunciato a proporre la sua idea di Sardegna e a guidare il governo dell’isola. Come si sia arreso davanti alle imposizioni del M5S. Come abbia rinunciato alle sue responsabilità, a essere protagonista del futuro della Sardegna” ha spiegato Soru.
Inoltre, ha affermato che la sua decisione di candidarsi nasce “dall’amore per la Sardegna. Ho fatto una proposta chiara e ho dato la mia disponibilità fin da subito, apertissimo al confronto con altre eventuali candidature. Non c’è stata nessuna disponibilità“.
Regionali in Sardegna, Todde su Soru non molla
Todde però non si è arresa e vuole Soru nella sua squadra. Proprio per questo motivo ha fatto sapere, come riporta il Corriere della Sera, che “Incontrerò Renato, lo ritengo una risorsa, credo sia importante il dialogo e la costruzione di un rapporto differente rispetto a quello che non c’era stato fin ora. Io avevo bisogno di legittimazione, ma ora porsi in un contesto diverso è importante“.
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