Napoli (Az): “La povertà dei lavoratori è il grande buco nero del governo Meloni”

L'esponente della Segreteria di Azione fa eco all'appello del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in occasione della visita all’azienda BSP Pharmaceuticals S.p.a. di Latina, avrebbe ribadito l'importanza della presenza dello Stato in materia di tutela di sicurezza dei lavoratori oltre all'importanza primaria dei diritti dei lavoratori

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Meloni non si limiti a snocciolare le cifre sui milioni di occupati in più, ma provi a guardare dentro quei numeri perché dietro quei numeri ci sono persone e famiglie costrette alla povertà nonostante il lavoro“. Questo, l’appello di Osvaldo Napoli, esponente della Segreteria nazionale di Azione, che rivolgendosi alla premier ha commentato l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che a pochi giorni dalla Festa dei lavoratori ha ricordato l’importanza dei diritti sul lavoro, oltre a porre l’accento sulla necessità di un intervento dello Stato a tutela della sicurezza dei lavoratori.

Per Napoli, infatti, il Capo dello Stato con le sue parole “non critica il governo e neppure da l’assist alle opposizioni“, anzi, “la sua denuncia sul lavoro povero, mal pagato, insicuro e mortale per troppi lavoratori” sarebbe un appello rivolto a tutte le forze politiche perché si facciano carico di una situazione in cui si accumula un “crescente malcontento sociale“.

Il Presidente Mattarella, nello specifico, in occasione della visita in occasione della visita all’azienda BSP Pharmaceuticals S.p.a. di Latina, avrebbe evidenziato come “mentre si registrano segnali incoraggianti sui livelli di occupazione, permangono aspetti di preoccupazione sui livelli salariali” e che dal 2008 ad oggi, l’Italia si sia distinta per un andamento salariale negativo, in cui gli stipendi degli italiani, invece di crescere in relazione al costo della vita, si sono tragicamente abbassati. Di conseguenza, le famiglie italiane faticano a reggere il ritmo, mentre le diseguaglianze aumentano e non tutti riescono a godere adeguatamente dei frutti dell’innovazione e del progresso.

Napoli: “Meloni si rimbocchi le maniche e dia risposte non retoriche agli italiani”

Non bastano le immagini dei Tg che suonano la grancassa sull’Italia felice e con milioni di italiani in viaggio per il prossimo ponte“, affonda Napoli spiegando piuttosto quanto affermato da Mattarella che chiederebbe di preoccuparsi per “quegli altri milioni di italiani che restano a casa, che alla fine del mese percepiscono 1000-1100 euro dopo aver lavorato 8 ore” a fronte delle 4 ore dichiarate nel contratto di assunzione.

Sono gli ‘invisibili‘ – puntualizza l’esponente di Azione – quelli di cui nessun Tg-Rai parla mai“. Si tratta di una situazione che rappresenterebbe, a detta di Napoli, un “grande buco nero” nell’azione del governo di Giorgia Meloni. Perché “nessun italiano dovrebbe disporre di meno di 1500 euro al mese per tutelare la propria dignità” e la premier dovrebbe spegnere “la marcia trionfale, si rimbocchi le maniche e dia risposte non retoriche agli italiani“.

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