Rapimento Moro, i messaggi dei politici a 46 anni dalla strage di via Fani

Il premier Giorgia Meloni ha deciso di pubblicare la sua dura critica sui social, ricordando prima le cinque vittime della scorta del leader democristiano per poi tuonare: "A noi tutti spetta il compito di ricordare e onorare il loro sacrificio, affinché quegli anni bui non tornino mai più"

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Nel 46esimo anniversario del rapimento del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro da parte di un commando delle Brigate Rosse, gli esponenti della politica italiani si sono uniti in un coro comune per condannare le atrocità degli anni di piombo, di cui il democristiano fu vittima. La Camera dei deputati, con gli altri organi Costituzionali, ha deposto la propria corona di alloro in memoria delle vittime in occasione della cerimonia che si è tenuta in via Fani, davanti alla lapide commemorativa di Aldo Moro e della sua scorta. Presente una delegazione del Pd, composta da Cecilia D’Elia, Paolo Ciani, Andrea Casu, Roberto Morassut, Filippo Sensi e Francesco Verducci.

Diversi i politici che hanno deciso di utilizzare i social per trasmettere il proprio messaggio in onore e ricordo della strage di di via Fani. Tra questi anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha pubblicato su Instagram un post in cui sono raffigurate le sei vittime della strage, e uno stralcio della prima pagina del giornale Il Tempo che riporta: “Moro rapito dalla BR. Uccisi cinque agenti della scorta“.

Il messaggio di Giorgia Meloni nel giorno del rapimento di Aldo Moro

Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino. Sono i nomi dei cinque agenti barbaramente assassinati dalle Brigate Rosse il 16 marzo 1978 durante il vigliacco rapimento di Aldo Moro, anch’egli ritrovato senza vita il 9 maggio dello stesso anno” inizia così il post di Giorgia Meloni, pubblicato questa mattina sui suoi vari profili social. Un messaggio che intende ricordare ma anche criticare duramente, affinché una stagione come quella che ha accompagnato il rapimento e l’omicidio Moro non torni mai più.

Servitori dello Stato che hanno dato la vita per difendere la nostra democrazia, la nostra Repubblica e le sue Istituzioni. A loro e a tutte le vittime di quella drammatica stagione della nostra storia, va il nostro commosso ricordo e la nostra profonda gratitudine. A noi tutti spetta il compito di ricordare e onorare il loro sacrificio, affinché quegli anni bui non tornino mai più” ha concluso duramente il premier Meloni.

Le parole di Piantedosi e Fontana

Tra i primi a rilasciare un messaggio anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha voluto ricordare in una nota ufficiale i nomi delle cinque vittime tra gli agenti della scorta di Aldo Moro, definiti “servitori dello Stato uccisi nel compimento del loro  dovere“, per poi dichiarare: “Sei uomini rimasero vittime di una violenza cieca, perpetrata nel tentativo, fallito, di destabilizzare la nostra Repubblica. Fu un attacco al cuore della democrazia, una ferita che lasciò cicatrici profonde nella storia del Paese“.

Matteo Piantedosi
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi

Un lungo messaggio che si è concluso con un messaggio di speranza: “L’Italia tutta ne fu segnata ma le solide fondamenta, su cui poggiano le nostre istituzioni democratiche, seppero resistere al peso della barbarie grazie alla forza di coesione che tutte le forze politiche e la società civile misero in campo per difendere i valori consacrati nella nostra Costituzione. È nostro dovere oggi ricordare e onorare coloro che, 46 anni fa, pagarono con la vita il folle disegno brigatista. A tutti i loro familiari va la mia commossa vicinanza“.

Lorenzo Fontana, Presidente della Camera, ha scelto i social come piattaforma per condividere il suo messaggio. Una foto che mostra la corona portata in dono questa mattina e il momento successivo al rapimento di Aldo moro e all’uccisione dei cinque membri della scorta. L’immagine è accompagnata da un breve messaggio: “46 anni fa le Brigate Rosse rapivano Aldo Moro uccidendo cinque agenti della sua scorta. Una preghiera per le vittime di quella strage, che colpì al cuore il nostro Paese, lasciando cicatrici profonde nella nostra storia“.

Il messaggio di Anna Ascani (Pd)

Anche la vicepresidente della Camera del Pd, Anna Ascani, ha deciso di rendere pubblico il suo messaggio in occasione dell’anniversario del rapimento di Aldo Moro sui social. In questo caso il post è accompagnato da una foto di via Fani, pochi momenti dopo il rapimento del leader democristiano. “Il 16 marzo di 46 anni fa le Brigate rosse uccidevano Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino e rapivano Aldo Moro – ricorda Ascani – La follia sanguinaria terrorista scriveva una delle pagine più tragiche della storia repubblicana. Oggi rinnoviamo la vicinanza al dolore dei familiari e la gratitudine per tutti i servitori dello Stato. L’Italia non dimentica“.

Foti: “Il sacrificio dei cinque agenti rimane un faro di speranza nella lotta contro il terrorismo

Presente tra il coro di politici che hanno ricordato la strage di via Fani anche Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera: “In occasione del tragico anniversario del rapimento di Aldo Moro del 16 marzo 1978, ci uniamo nel ricordare e onorare i cinque agenti dello Stato brutalmente assassinati dalle Brigate Rosse: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, e Raffaele Iozzino. Il loro sacrificio rimane un faro di speranza nella lotta contro il terrorismo e un monito costante per difendere i valori democratici che sono al cuore della nostra nazione

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