Meloni sostiene la Polizia mentre a Torino assaltano una volante

La rabbia e gli insulti nei confronti della polizia di stato continua ad aumentare portando a una pericolosa escalation dell'aggressività. Mentre Meloni decide di prendere posizione sostenendo la polizia di stato, una volante viene attaccata da parte degli antagonisti per liberare un uomo precedentemente arrestato dagli agenti

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Le dichiarazioni giungono in seguito all’assalto subito da una volante della Polizia davanti alla questura di Torino, un episodio definito “inaccettabile” dal ministro dell’Interno, in quanto sarebbero indicativi del clima di ostilità e sospetto che attualmente avvolge le forze dell’ordine, e in particolare la Polizia di stato, che essendo sempre in prima fila contro i manifestanti nei servizi di ordine pubblico, attirano su di sé la maggior parte del risentimento.

Sei giorni dopo la protesta di Pisa e gli scontri tra i manifestanti e la Polizia, la premier Giorgia Meloni ribadisce il sostegno del governo alle forze dell’ordine, mettendo in guardia contro il pericolo di minare il supporto istituzionale a coloro che quotidianamente sacrificano la propria incolumità per garantire la sicurezza della nazione.

Meloni prende posizione sui maltrattamenti alla Polizia di stato

La premier Meloni e il ministro dell’Interno si schierano apertamente con la Polizia, ribadendo l’importanza di riconoscere l’importanza del loro lavoro quotidiano, invece che ricordarsi di loro solo quando qualcosa non funziona. Tuttavia, è stato chiarito verrà comunque portata avanti l’indagine sui fatti di Pisa, e che se dovessero esserci delle irregolarità saranno i responsabili a pagare, ma solo loro, non l’intero corpo di Polizia.

L’assalto degli antagonisti a Torino

L’assalto avvenuto a Torino è stato perpetrato da un gruppo di autonomi e anarchici che hanno cercato di liberare un individuo, arrestato poco prima per danneggiamento. Gli agenti di polizia sono intervenuti immediatamente, fermando quattro persone. Uno degli agenti è anche rimasto lievemente ferito nello scontro. Un evento che segue altri atti di vandalismo e violenza perpetrati dalla stessa fazione, come l’irruzione nei locali del centro medico dell’Asl. La protesta degli antagonisti si è estesa fino alla stazione ferroviaria di Porta Susa, dove sono stati danneggiati veicoli in transito e lanciati dei fumogeni.

L’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca ha espresso “solidarietà all’agente ferito e ai cittadini torinesi rimasti ostaggio di militanti anarchici che disprezzano le leggi e la convivenza civile. Dialogare con i centri sociali antagonisti è una futile perdita di tempo“. Analogamente, i sindacati di Polizia hanno condannato queste azioni eversive, attribuendole alla retorica politica che puntualmente mette sotto accusa la Polizia, anche quando fa il lavoro che le stesse istituzioni le richiedono.

Uno di questi, il Sap, si è detto preoccupato per il clima di impunità che sembra prevalere, alimentando le tensioni e soprattutto l’arroganza da parte degli antagonisti, che sentendo la propria rabbia nei confronti delle forze di Polizia giustificata addirittura dalle forze politiche, eccedono in comportamenti violenti. “Le conseguenze della presa di posizione di una parte della classe politica sui casi di Pisa e Firenze, imputando sin da subito colpe sulla Polizia di Stato, si traducono oggi nell’assalto alla Questura da parte di gruppi anarchici” ha dichiarato il sindacato.

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