Meloni incontra Haftar in Libia, sbarchi dei migranti diminuiti del 60%

Giorgia Meloni ha effettuato una trasferta di alto profilo in Libia, mettendo in luce l'impegno dell'Italia per la stabilità di un paese diviso e tenendo sotto stretta osservazione il cruciale dossier immigrazione, particolarmente rilevante sia per le sfide della campagna elettorale sia in vista dei mesi estivi, con i tradizionali picchi di partenze e sbarchi

Redazione
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La visita della premier in Libia è stata caratterizzata da una discrezione iniziale, rimasta al di fuori dell’agenda ufficiale comunicata da Palazzo Chigi fino a lunedì sera, citando “ragioni di sicurezza” e su richiesta dell’intelligence. Meloni ha svolto la sua missione in due tappe: la prima a Tripoli, dove ha incontrato il primo ministro Abdul Hamid Mohammed Dabaiba e il presidente del Consiglio Al-Menfi; la seconda a Bengasi, per un colloquio con il generale Khalifa Belqasim Haftar.

Forte diminuzione di sbarchi, ma si avvicina l’estate

La stabilità della Libia è cruciale per l’Italia non solo a livello geopolitico, ma anche per gestire le partenze dalle coste africane. Dopo il picco del 2023, il numero di sbarchi è in netto calo, evidenziando un’impressionante riduzione del 60,59% rispetto all’anno precedente. In particolare: dal primo gennaio al 7 maggio 2024 sono arrivati 17.609 migranti rispetto ai 44.684 sbarcati nello stesso periodo del 2023. Tuttavia, la Libia è ora il principale punto di partenza per i migranti in Italia, con quasi un quarto del totale degli arrivi nel 2024.

Durante la visita, Meloni ha sottoscritto dichiarazioni di intenti sulla cooperazione nel contesto del Piano Mattei, ribadendo l’impegno a collaborare con la Libia su progetti concreti, in particolare nei settori energetico e infrastrutturale. È stata annunciata la creazione di un forum economico italo-libico entro la fine dell’anno, evidenziando l’importanza dell’integrazione economica nella promozione della stabilità.

Meloni: il sostegno dell’Italia alla Libia

Meloni ha anche espresso sostegno agli sforzi delle Nazioni Unite per condurre elezioni presidenziali e parlamentari, sottolineando l’importanza dell’impegno italiano per la stabilità della Libia e il suo ruolo nella mediazione internazionale.

L’Italia, attraverso la sua presenza diplomatica e la cooperazione con diversi attori libici, cerca di promuovere un approccio unitario della comunità internazionale verso la Libia, “sostenendo gli sforzi di mediazione delle Nazioni Unite che dovranno condurre a elezioni presidenziali e parlamentari“. Incontri con Haftar hanno anche affrontato la ricostruzione di Derna, colpita da una devastante alluvione nel 2023, sottolineando l’impegno italiano nel fornire assistenza umanitaria e supporto per la ricostruzione.

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