Giorgia Meloni ha concluso con un giorno di anticipo il suo viaggio negli Stati Uniti e in Canada per incontrare il Presidente Joe Biden e il primo ministro Justin Trudeau, nell’ambito della presidenza italiana del G7. Un viaggio che ha permesso alla leader di trattare con i due capi di Stato, cercando di trovare obiettivi e punti comuni su cui lavorare in vista dell’incontro del Gruppo dei sette previsto per il prossimo luglio in Puglia.
Da un lato Joe Biden, che continua a produrre gaffe e a fare pressioni all’Ue sulla guerra in Ucraina e in Medio Oriente, dall’altro Justin Trudeau, che lo scorso anno aveva messo alle strette il premier sulla questione dei diritti della comunità LGBT+ italiana. Quest’anno i rapporti tra i vari leader sembrano più distesi e Meloni è riuscita a portare a casa qualche successo, dall’estradizione di Chico Forti fino agli obiettivi comuni individuati insieme al primo ministro Trudeau.
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Biden e la confessione su Gaza: “Un accordo è ancora lontano“
I temi affrontati nel vertice tra Joe Biden e Giorgia Meloni hanno riguardato i conflitti in Ucraina e in Palestina. Proprio sul Medio Oriente il Presidente americano si è lasciato andare ad alcune riflessioni. Innanzitutto Biden non ha nascosto la “forte preoccupazione“ per la crisi tra Israele e Palestina, per poi confessare che su un accordo tra le parti è una realtà ancora “molto lontana“.
Quindi, l’unica possibilità per salvaguardare la popolazione civile è quella di continuare ad inviare aiuti e aprire corridoi umanitari. Per Biden la scelta migliore sarebbe quella di intervenire con corridoi marittimi, ma la decisione è ancora al vaglio. Nel frattempo si cerca di stipulare un accordo per un cessate il fuoco di sei settimane durante il periodo del Ramadan islamico. Un funzionario della Casa Bianca ha spiegato che “l’accordo esiste, Israele l’ha più o meno accolto ma Hamas non ha ancora accettato“. Sembrerebbe che al centro della questione vi sia un punto su cui non si riesce ancora a trovare un accordo. Entrambe le fazioni non riescono infatti a trovare un accordo sui cosiddetti “ostaggi vulnerabili” da rilasciare per primi.
Rimane centrale la questione degli aiuti umanitari per la Striscia di Gaza. Ieri il Dipartimento della Difesa statunitense ha effettuato il primo lancio di razioni di cibo, avvenuto a Mawasi, a Sudovest di Gaza City. L’operazione è stata definita un “successo” e potrebbe aprire la strada a nuove operazioni simili nei prossimi giorni.
Il vertice tra Meloni e Trudeau
Al termine del vertice con Joe Biden, Giorgia Meloni ha raggiunto Toronto, in Canada, per incontrare il primo ministro Justin Trudeau col fine di discutere dei prossimi obiettivi del prossimo G7, previsto a luglio in Puglia. Diversi gli argomenti sul tavolo delle trattative. “Ci sono molte cose che condividiamo e che dovremo condividere, perché tu sarai il presidente del prossimo G7“, così il premier Meloni si è rivolta a Trudeau.
Il primo punto da discutere è stata la regolamentazione dell’Intelligenza artificiale, definita dal premiere italiano “uno strumento, la cui valenza positiva o negativa dipende da come viene governato“. Centrali anche i rapporti commerciali, la sfida delle migrazioni e le produzioni industriali su cui Trudeau ha confermato: “Siamo impazienti di collaborare con la Presidenza italiana“.
Giorgia Meloni ha poi voluto sottolineare: “Sul G7 e sulla nostra cooperazione dobbiamo lavorare su risultati concreti, è meglio avere pochi risultati ma concreti, che cambino le cose. Iniziamo una nuova era nelle nostre relazioni, provando a incrementare la nostra cooperazione. Ci sono molti settori su cui possiamo farlo, come la ricerca, le infrastrutture, l’Intelligenza artificiale, la transizione ecologicamente sostenibile. Abbiamo un grande lavoro da fare“. A tali parole Trudeau ha risposto convinto: “Il G7 sarà veramente importante quest’anno. Serve la tua grande capacità di mettere insieme l’ambizione e il lavoro che abbiamo da fare“.
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