Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha rinnovato “gli auguri per un felice e sereno Eid al Fitr alle donne e agli uomini che in Italia professano la fede islamica” in una dichiarazione rilasciata proprio in occasione della fine del mese del Ramadan. Una giornata particolare per l’Italia, che ormai da settimane continua a discutere sul tema, chiedendosi quanto sia effettivamente corretto permettere alle scuole e agli atenei del nostro Paese di sospendere le lezioni in occasione dell’Eid al Fitr.
“La Costituzione ci ricorda che tutte le confessioni religiose sono libere davanti alla legge, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano” ha sottolineato il Presidente della Repubblica, sostenendo come “la libertà religiosa è uno dei fondamenti della convivenza, riconosciuta dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite“.
Un messaggio di pace e solidarietà, che contrasta però con le dichiarazioni del governo che negli ultimi giorni ha spinto per non riconoscere l’importanza di una festività che coinvolge parte della popolazione, ovvero quella che si riconosce nella professione della religione islamica.
Le parole del Presidente Mattarella sulla fine del Ramadan
“La promozione del mutuo rispetto tra fedi e culture, elemento della coesione sociale della nostra comunità, sollecita l’esercizio di una responsabilità condivisa per il bene comune” ha ricordato ancora Sergio Mattarella, cercando di creare un ponte che colleghi la cultura cattolica e quella islamica, che ormai da anni convivono nel nostro Paese. Dichiarazioni che ricordano come il rispetto dell’altro e delle culture altrui sia fondamentale all’interno di un Paese civile e soprattutto laico.
“Il messaggio delle religioni per la pace è senza confini e ad esso dobbiamo fare riferimento, specie nell’accompagnamento dei giovani all’educazione alla reciproca comprensione” ha infatti ribattuto il Presidente Mattarella. Inoltre, il Capo dello Stato ha voluto ricordare come “quest’anno il Ramadan è tristemente coinciso con un periodo denso di preoccupazioni per le sofferenze e i lutti che affliggono civili innocenti in diverse parti del mondo, compreso il Medio Oriente“.
Un momento di riflessione che sembra voler ricordare come spesso anche il più piccolo conflitto può in qualche modo ricordare situazioni geopolitiche ben più complesse. La diversità può essere un valore aggiunto e troppo spesso viene invece stigmatizzata, con la presentazione di modelli divisivi e non inclusivi. Mattarella ha quindi voluto ricordare come l’educazione al rispetto per i giovani sia fondamentale, per evitare che in futuro situazioni simili a quelle di oggi possano riproporsi.