In una lettera indirizzata all’UE in occasione della Giornata dell’Europa 2024 e in vista delle prossime elezioni europee, i due ecclesiastici hanno sottolineato l’importanza di resistere alla tentazione dei nazionalismi e di perseguire un cammino di maggiore integrazione e collaborazione tra i vari paesi. Il cuore del messaggio dei prelati è stato un richiamo alla necessità di un’Europa che vada oltre la mera burocrazia e che abbracci un’identità comune basata su valori condivisi. Hanno inoltre sottolineato che l’integrazione europea non dovrebbe limitarsi a una questione economica, ma dovrebbe aspirare a una difesa comune e a una coesione sociale più profonda.
L’Unione fa la forza
Zuppi e Crociata hanno ammonito sul pericolo delle divisioni interne all’Unione Europea, sottolineando che tali disaccordi minano non solo l’influenza internazionale dell’Unione, ma anche la sua capacità di soddisfare le aspettative dei suoi cittadini. Essi hanno anche criticato il crescente isolazionismo in alcuni settori, ribadendo che l’unità europea non dovrebbe essere vista come una minaccia all’identità nazionale, ma piuttosto come un arricchimento di tale identità attraverso un rapporto organico e leale con gli altri paesi membri.
La lettera ha anche toccato temi cruciali come l’immigrazione e la solidarietà tra gli Stati membri. I Prelati hanno riconosciuto il ruolo cruciale dell’Europa come meta per i migranti in cerca di una vita migliore e hanno sottolineato la responsabilità condivisa di accogliere coloro che fuggono da situazioni di disperazione. Essi hanno richiamato l’attenzione sul fatto che la responsabilità verso i migranti non dovrebbe ricadere solo su alcuni paesi, ma dovrebbe essere condivisa da tutti i membri dell’Unione.
Zuppi e Crociata: L’importanza di andare a votare
La lettera ha anche esortato all’innovazione economica, alla sicurezza, alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia dei diritti individuali e sociali come sfide che richiedono un’impegno comune. Zuppi e Crociata hanno anche avvertito del pericolo della disinformazione, sottolineando l’importanza di una memoria storica accurata e di un sentimento comune di apprezzamento dei valori fondamentali dell’Unione Europea.
Infine, i Prelati hanno lanciato un appello all’azione, esortando tutti i cittadini europei a partecipare attivamente alle prossime elezioni. Hanno sottolineato che l’assenteismo elettorale mina la democrazia e la coesione sociale, invitando tutti a compiere il loro dovere civico per contribuire alla vita e alla crescita dell’Unione Europea. “Non andare a votare non equivale a restare neutrali, ma assumersi una precisa responsabilità, quella di dare ad altri il potere di agire senza, se non addirittura contro, la nostra libertà. L’assenteismo ha l’effetto di accrescere la sfiducia, la diffidenza degli uni nei confronti degli altri, la perdita della possibilità di dare il proprio contributo alla vita sociale”.