Letta critica la difesa dell’Europa: “78% delle forniture militari da fonti esterne, una vergogna”

Da Letta arrivano critiche sulla dipendenza dell'Unione Europea alle forniture esterne nel settore della difesa

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In Europa è necessaria un’immediata azione da parte dell’Unione Europea davanti la crescente pressione competitiva proveniente dagli Stati Uniti e dalla Cina. Questi sono i punti focali su cui si è concentrato l’ex premier italiano, Enrico Letta, insieme al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Rispetto agli Stati Uniti ma anche alla Cina, il distacco è tale che siamo di fronte all’ultima opportunita per agire, l’ultima finestra si apre e occorre sfruttarla” ha dichiarato in occasione della presentazione del Rapporto sul Mercato unico ai leader europei riuniti a Bruxelles.

Letta: l’agenda strategica europea

Uno dei punti chiave sottolineati da Letta riguarda la tempestiva definizione di un’agenda strategica europea: una guida per le azioni future dopo le elezioni dell’Unione Europea che è ben condivisa anche dal presidente del Consiglio europeo. ”Dobbiamo essere lucidi e chiari sia sull’analisi della situazione sia sulle scelte da compiere mentre i nostri concorrenti dispiegano politiche di sostegno delle loro imprese: c’è da preparare l’agenda strategica europea, guida per l’azione nella prossima legislatura dopo il voto Ue, il momento per decidere quale direzione prendere è adesso“.

Da Letta arrivano critiche sulla dipendenza dell’Unione Europea alle forniture esterne nel settore della difesa e come continui a dipendere per il 78% delle forniture militari da fonti esterne: “E’ una vergogna che l’Europa deve superare se vuole affrontare con successo le sfide globali” afferma. Di fatto, il settore della difesa è diventato una chiara evidenza della frammentazione economica dell’Unione. Ciò sia considerando la produzione che nei servizi, che quelli sul pia no del digitale. Letta ha evidenziato: “Gli Stati Uniti hanno acquistato circa l’80% dell’equipaggiamento militare utilizzato per sostenere la guerra in Ucraina direttamente da fornitori americani, una netta differenza che evidenzia la debolezza del nostro approccio“.

L’appello di Letta evidenzia la drammaticità della situazione: “L’Europa deve sfruttare le economie di scala nel settore della difesa per ridurre la sua dipendenza esterna e garantire la sua sicurezza e autonomia strategica. Questo richiede un’imponente riforma della politica industriale del continente, con un’attenzione particolare alla promozione della produzione interna e alla cooperazione tra gli Stati membri per sviluppare capacità difensive comuni“.

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